Wiko View 2 è stato presentato a Barcellona lo scorso marzo. Un prodotto che sicuramente si ispira un po’ qui e un po’ la, ma che propone come il primo 19:9 sotto i 200€. Cosa ne penso? Scopriamolo in questa video recensione.
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Nonostante gli si possa imputare (come tanti) di richiamarsi molto ad altri dispositivi commercializzati prima di lui, non si può dire che Wiko View 2 non sia ben fatto. Perfetto no, ma comunque ben fatto. Infatti, anche se a prima vista sembrerebbe, il retro non è in vetro, ma in policarbonato. Per il formato 19:9 e i materiali, Wiko View 2 risulta abbastanza compatto e leggero, nonostante i 6” di diagonale del display. Sul suo lato destro troviamo tutti i tasti, sopra il secondo microfono e l’ingresso per le cuffie, a destra il carrellino per la dual-SIM ibrida. Sotto l’altoparlante mono, il microfono principale e l’ingresso purtroppo micro-USB. Ok, che costa solo 199€, ma nel 2018 la USB type-C dovrebbe ormai essere lo standard.
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Sul frontale troviamo l’altoparlante di chiamato ben posizionato e quasi nascosto all’estremità superiore, un piccolo LED di stato poco visibile e la Cam frontale all’interno del notch in stile Essential phone. Forse un po’ troppo generoso e che mi ricorda HAL 9000 di “2001 Odissea nello spazio”. Se si può giustificare inferiormente, risulta un po’ troppo generosa la cornice superiore, che va un po’ a cozzare con il concetto di notch e di borderless negli angoli superiori. Sul retro troviamo la Cam singola, isolata verticalmente assieme al LED. Centralmente, ovvero al posto che gli compete, troviamo anche il lettore di impronte digitali.
Per quanto riguarda il display da 6”, si tratta di un discreto IPS, con colori ben tarati e buoni contrasti. I colori non virano più del dovuto quando si inclina il display, ma è un peccato che sia solamente 720P. Su un 6” ci sarebbe stato meglio almeno un FullHD, ma sicuramente il prezzo giustifica la scelta.
Hardware classico da entry-level
Lato hardware, ci si trova davanti alla dotazione ormai standard per gli entry-level. Il cuore è un processore Qualcomm Snapdragon 435, con 3GB di RAM e 32GB di ROM espandibili. La batteria è da 3000mAh, mentre le fotocamere sono da 13MP sul retro e 16MP sul davanti. Mai capirò questa scelta di fare le “selfie cam” migliori di quelle principali. La connettività prevede invece un Wifi single-band, Bluetooth 4.2 e persino la radio FM. Ovviamente lo smartphone è 4G.
Sul software di questo Wiko View 2 non c’è molto da dire. Wiko è stata brava e fatto la cosa migliore: lo ha lasciato praticamente 8.0 stock. Lato UI è Android nudo e crudo, con qualche piccolissima aggiunta. Troviamo infatti la modalità ad una mano e il face unlock che sblocca direttamente il display senza ulteriori passaggi, anche se non velocissimo. Per quanto riguarda il notch, non essendo ancora supportato ufficialmente da Android, in questo caso non porta altro che un enorme barra colorata sopra le app, mentre invece disturba solamente in landscape. Interessante però come sono state invece integrate le notifiche delle app musicali in esecuzione. Tra l’altro l’audio non è male come volume, ma i bassi sono un lontano miraggio.
Non un fulmine, ma se la cava…
Lato performance non mi sarei aspettato un fulmine di guerra. Infatti non lo è. L’apertura e caricamente delle app richiede il suo tempo, però una volta caricate girano fluide e il multitasking è gestito bene. Anche la gestione della RAM è buona, senza essere troppo aggressiva. Si riesce anche a giocare senza problemi, ma ho notato qualche piccola sbavatura software per esempio nell’usare Real Racing. Una volta entrati in modalità schermo intero del gioco, risulta impossibile far riapparire la barra di navigazione, se non tendendo premuto il tasto spegnimento. Inoltre bisogna anche dire che, se lo sblocco con il volto non era veloce, quello con l’impronta è decisamente lento.
L’autonomia di questo Wiko View 2 non è però male. Complici sicuramente il processore poco energivoro e la bassa risoluzione del display. Questo permette infatti di coprire a pieno la giornata. Se l’utilizzo poi non è intenso, la giornata e mezza è facilmente alla portata di quasi tutti.
Normalmente mi preparo già con le mani nei capelli (metaforicamente parlando) quando penso alle fotocamere degli entry-level. Devo dire però che questo Wiko View 2 non si comporta male nelle foto. Ovviamente non è a livello dei medio-top gamma, ma le foto sono discrete sia come bilanciamento che nitidezza. L’app introduce inoltre anche la funzione Ritratto oltre a quella Bellezza. I video invece sono veramente un passo indietro rispetto alle foto. Davvero troppo poco fluidi e poco nitidi. Si nota ovviamente l’assenza della stabilizzazione ottica, ma per 199€ si può sopportarene la mancanza.
Purtroppo la concorrenza di Wiko View 2 è più agguerrita!
Concludendo, si può dire che questo Wiko View 2 è nel complesso un buon entry-level, curato nei materiali e interessante esteticamente se vi piace l’idea del notch. Infatti non sarebbe affatto male come acquisto sotto i 200€. Perchè ho usato il condizionale? Perchè purtroppo per Wiko i brand cinesi esistono e sono arrivati in Italia ufficialmente. Con la stessa cifra comprate su Brenovia un Redmi 5 Plus di Xiaomi, che è un mid-level e quindi superiore sotto praticamente tutti gli aspetti tecnici.