A inizio agosto Samsung ha presentato il Galaxy Note 9 e, nonostante sia passato ormai un po’ di tempo dalla commercializzazione, direi che è arrivato anche il nostro momento di recensire il Re dei pesi massimi.
Un design vincente non si cambia
Dal punto di vista estetico il concept non è assolutamente cambiato rispetto agli ultimi anni. Vetro curvo sui bordi sia davanti che dietro, con frame in alluminio nel mezzo. Sono i dettagli che però cambiano. Come su S9, la cornice non è più allineata con il vetro, in modo da offrire un maggior grip, mentre sul retro il sensore per le impronte è dove sarebbe dovuto sempre stare. Posizionandosi al centro é più facilmente raggiungibile, lasciando i vari sensori biometrici in fianco alla doppia cam posteriore. Il fatto che non ci siano “enormi” cambiamenti non significa però che non si tratti di un dispositivo curato nei dettagli. La sensazione in mano è sempre quella di un dispositivo di un certo valore, solido e ben assemblato. Ovviamente, viste le dimensioni, non è un prodotto molto maneggevole e difficilmente lo si può usare con una sola mano. Per concludere il tour estetico, degna di nota è la perseveranza di Samsung nel mantenere l’ingresso del jack audio, ma allo stesso tempo continua purtroppo anche a perseverare con il tasto Bixby.
La S-Pen è il vero plus…
Andando però subito al sodo, la S-Pen è l’elemento hardware che si è aggiornato maggiormente. La penna di Note 9 diventa infatti bluetooth, offrendo oltre alle solite funzionalità, anche la possibilità di gestire da remoto alcune funzioni tramite il tasto posizionato su di essa. Potremo infatti andare a configurare varie azioni all’interno delle app e l’apertura di una di queste andando a premere a lungo il tasto della S-Pen. Dal punto di vista funzionale, rimane sempre uno spettacolo, con una precisione e un realismo nella scrittura che sorprendono sempre. Per come utilizzo io lo smartphone, non è nulla di fondamentale, ma avendola a disposizione, mi è risultata molto utile per appunti rapidi, ritagliare immagini e evidenziare testi. Diventando bluetooth insorge però la problematica del ricaricarla. Problematica che non sussiste, dato che con 40 secondi nel suo alloggiamento si ricarica per almeno 40 minuti di utilizzo. Peccato che la versione di Note 9 in mio possesso fosse quella nera, in quanto in quella Ocean Blu, la S-Pen è di un tamarrissimo colore giallo.
Samsung è sempre al TOP nei display!
Parlando di Samsung, non si può non soffermarsi ad elogiare il display Super AMOLED utilizzato. Da sempre il colosso coreano è al TOP, andando di anno in anno a migliorare sempre più. Su Note 9, il display da 6.4” UHD è una goduria. I colori sono brillanti, ma ben bilanciati, con un ottimo contrasto e un nero che, essendo AMOLED, è assoluto. Nonostante questa tecnologia del display soffra di una insita tendenza all’azzurro aumentando l’angolo di visuale, questo pannello non se soffre eccessivamente, rimando abbastanza consistente anche sui bianchi.
Dal punto di vista hardware dentro Note 9 troviamo il meglio che c’è in casa Samsung. Il tutto è spinto da un processore Exynos 9810 affianca da 6 GB di RAM nella versione 128 GB, mentre 8 GB di RAM in quella da 512 GB. La batteria è da 4000 mAh. Dal punto di vista fotografico abbiamo una doppia 12 MP sul retro, di cui una standard con apertura variabile f/1.5-f/2.4, mentre l’altra è un teleobbiettivo 2X con apertura f/2.4. Sul fronte una Selfie Cam da 8 MP f/1.7. Lato connettività, oltre al 4G+, abbiamo il Bluetooth 5.0 e Wifi dual-band.
Samsung Experience è ricca…forse troppo
Sul software non mi soffermo più di tanto. La base è la classica Samsung Experience, che da S8 si migliora e aggiorna poco alla volta. Si tratta di una delle versioni di Android più ricche di contenuti, con un enorme sforzo di Samsung nel creare un forte ecosistema di servizi alternativo a quello Google. Non si può dire che non sia ricco di funzioni, ma a volte anche troppo. Non sono ancora ben riuscito ad inquadrare una vera utilità dell’Edge Panel, quantomeno di Bixby e del suo tasto dedicato. Simpatica, ma al tempo stesso inutile, l’Emoji AR che va a creare un proprio avatar, mentre invece continua a darmi un’enorme soddisfazione è come Samsung abbia implementato fin da S8 il force touch nel tasto home per risvegliare il display. Ho inoltre davvero apprezzato molto la sinergia nello sblocco tra il riconoscimento del volto e dell’iride, che non sono più separati.
In ogni caso, ruolo centrale nel software di questo Note 9 sono le funzioni della S-Pen. Basta estrarla da device bloccato o attivo, per accedere direttamente alle azioni che si possono svolgere. Davvero comodo, anche se per i miei standard, non è fondamentale.
Impossibile metterlo in crisi
Dal punto di vista delle performance, non c’è nulla da dire: non sono mai riuscito a mettere in crisi questo Note 9. L’interazione è sempre fluida e velocissima, sia nell’apertura delle app, che nel multitasking. Inoltre, anche stressando molto il dispositivo, non scalda mai troppo, dissipando bene il calore generato e mantenendo stabili le prestazioni. Risulta infatti quasi superfluo soffermarsi troppo su questo frangente: Note 9 è un TOP gamma fatto e finito, sempre consistente nelle sue performance.
L’autonomia è buona, ma non esagerata. Sicuramente sono lontani i tempi delle due giornate piene con facilità dei primi Note. Complice un processore potente, ma abbastanza energivoro, oltre ad un display enorme e con un’elevata risoluzione. La batteria da 4000mAh porta quindi sempre a sera senza difficoltà, ma non di più. Sotto questo frangente mi sarei aspettato molto meglio, soprattutto per i consumi in standby.
Una fotocamera superlativa
Sotto l’aspetto fotografico Samsung rimane al TOP e devo dire che questo Note 9 mi ha dato soddisfazione quasi quanto il mio Pixel 2 XL, che reputo ancora il punto di riferimento. L’app è veramente ricca di funzioni, tra cui le già citate Emoji AR, il super slow-motion e un’ottima modalità PRO. Gli scatti sono nitidi e ben bilanciati nei colori con entrambe le ottiche posteriori, con risultati eccellenti anche nel punta e scatta rapido. Al calar della sera, l’apertura f/1.5 da sicuramente i suoi benefici nel catturare più luce, ottenendo ottime foto, ma a mio avviso si poteva fare meglio lato software per far meglio leva sull’hardware a disposizione. I video sono davvero ottimi, ben stabilizzati, fluidi e rapidi nella gestione di messa a fuoco ed esposizione. Presente persino il 4K a 60fps, che risulta l’unica risoluzione in cui la stabilizzazione è assente.
Note 9 rimane l’unico a sfruttare davvero questi display…
Volendo concludere, escludendo forse un’autonomia sottotono, Note 9 non delude affatto le aspettative. Come ogni Samsung TOP gamma, si dimostra ricco di funzioni, con prestazioni eccellenti, un display superlativo e una fotocamera che offre grandi soddisfazioni. Sicuramente il prezzo è molto elevato, dato che si parte ufficialmente da 1029€. Ad un prezzo inferiore si trovano ovviamente TOP gamma equiparabili su tantissimi aspetti, ma nessuno di questi ha la S-Pen. Se quindi cercate un dispositivo di fascia alta e il pennino per voi non è solo uno sfizio, non posso no consigliarvi questo Note 9. Grazie alla S-Pen, samsung si conferma come l’unico produttore a far fruttare veramente a pieno questi display giganti.