Il prodotto protagonista del contenuto odierno è sicuramente particolare. Frutto delle scelte di marketing poco chiare di Xiaomi infatti, questo gadget tech non è stato fra i più pubblicizzati e noti nelle passate settimane. Essendo però un prodotto che ora è facile trovare anche nei negozi fisici a prezzi veramente allettanti, ho deciso di lasciarmi conquistare. Benvenuti alla recensione della Xiaomi Mi band 4C. Si tratterà dell’ennesimo prodotto tanto per fare numero oppure può trovare senso e spazio? Scopriamolo insieme con questo scritto, a lato della recensione video presente sul nostro canale Youtube. Iniziamo subito!
RECENSIONE Xiaomi Mi Band 4C
Voglio creare per questa recensione della Xiaomi Mi Band 4C un contenuto diverso. Essendo infatti un prodotto che si può acquistare anche in diversi negozi fisici, non solo di elettronica ma anche in catene di supermercati proprio come nel mio caso, voglio portarvi un video dal punto di vista dell’utente medio. Utente quindi che non conosce magari appieno tutti i prodotti sul mercato e che si fa guidare più dal prezzo che dalle caratteristiche tecniche. Andando a spendere quindi su per giù 20€ in neogzio, cosa ci si porta a casa? Sarebbe stato meglio investire qualcosa di più per la recentissima Mi Band 5? Questa recensione punta a rispondere, fra le altre, anche a questi due quesiti fondamentali.
Primo Contatto
In quest’ottica, la cosa più importante è proprio il primo contatto. Ovvero la prima accensione e configurazione. In questo Xiaomi ci guida con un’applicazione da scaricare, andatevi a recuperare il video unboxing per scoprire le mie “disavventure” in merito, per poter effettuare il pairing fra smartband e smartphone. Fin qui devo dire tutto bene, con la lingua italiana ben presente ed un processo che potremmo definire facile e guidato, partendo dalla creazione del proprio account Xiaomi passando per la connessione bluetooth vera e propria fra i due device. Per arrivare fino a questo punto dovrete però aver fatto un’operazione semplice quanto particolare. L’accensione, e la carica del device, avvengono andando ad inserire la band direttamente nell’alimentatore da parete (che non è presente in confezione “obbligandovi” a dover usare quello dello smartphone per esempio), scoprendo i pin all’interno del braccialetto stesso. Se da un lato questa pratica mi ha lasciato inizialmente qualche dubbio, devo dire che col passare del tempo ci ho trovato veramente tanto senso. Non dover obbligare l’utente a portare con se un secondo caricatore proprietario della band è infatti una scelta coerente e giusta, specialmente per quanto riguarda il costo del prodotto ed il target di utenza.
Vivere con la Band
Superata la fase di connessione, inizierete a vivere e godere appieno del vosto nuovo gadget. L’interazione con la band avverrà tramite tocchi sul display touch, a colori, che non sempre sarà super reattivo e scattante. Nulla di trascendentale comunque, una semplice abitudine ad applicare maggiore pressione di quanto non siete abituati con lo smartphone e tutto sarà risolto. Lo schermo lo potremmo definire, almeno per quanto concerne la grandezza, come un ibrido fra il mondo smartband e smartwatch. Questa secondo me è la chiave di lettura principale di questo prodotto. Per tutti coloro che infatti vogliono godere di una visualizzazione più ampia dei propri contenuti al polso , questa è un ottima soluzione (anche se sul versante notifiche torneremo a breve). L’applicazione da smartphone sarà sempre al centro della vostra interazione, con tante aree settabili, per poter rendere più funzionale e potente la vostra smartband. Su questo nulla da segnalare, con la lingua italiana sempre presente lo ricordo, per poter godere di una navigazione più facile fra i menu, che sono presenti in numero corretto. Non troppi e non troppi pochi, bene così.
Notifiche ed autonomia
Parlavamo prima del plus di avere uno schermo più grande per poter godere di una visualizzazione più facile delle notifiche. In parte questo è vero, ma questo plus viene parzialmente vanificato dalla solita gestione software lacunosa da parte di Xiaomi per questi prodottini. Notifiche che se da una parte quindi possono essere mostrate da tutte le applicazioni presenti su smartphone, con ottima affidabilità per quanto riguarda la ricezione, d’altra parte vengono un pò martoriate da diversi problemi. Passando dal più lieve, dovuto all’assenza delle emojii, arrivando al bug più fastidioso, dovuto alla ricezione di più messaggi dalla stessa applicazione, che renderà sostanzialemente impossibile interagire con essi. Puntando quindi più sulla quantità che sulla qualità, mi sento comunque di promuovere questo prodotto per le notifiche, sempre avendo ben in mente il target di riferimento, sia economico che di clientela.
Lato autonomia invece nulla da dire. Senza andare ad approfondire troppo la gestione sportiva, non essendone grande utilizzatore e non fidandomi mai troppo dell’accuratezza di un gadget così tanto economico, ed affidandosi solo alla lettura del battito cardiaco continuativo H24, questa smartband vi garantirà un uso di una settimana circa senza problemi. Un dato che secondo me è più che sufficiente e che permette al prodotto di essere quindi goduto appieno senza ansie da ricarica.
Giudizi Finali
Dopo aver passato quindi qualche giorno in compagnia di questo prodotto, mi sento di consigliarvelo oppure no? Ero partito prevenuto lo ammetto, essendo amante delle ultime novità ed utente esigente. Facendo un passo indietro però, e vedendolo con occhi diversi, questo gadget Xiaomi per me può essere considerato un vero Best-Buy. Adatto a tutti quei clienti ed utenti che si approcciano magari per la prima volta al mondo wearable, per scoprirne pregi e difetti, per poi magari lanciarsi in investimenti più cospicui. In attesa avrete al polso un terminale che non vi farà rimpiangere nessuno degli euro spesi. Consigliato!
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