Sovente mi capita di guardare video su Youtube e di leggere articoli tech delle testate giornalistiche sparse per il mondo. Le possibilità e la visibilità che ha l’Italia infatti non ci permettono sempre di poter vedere tutti i prodotti delle aziende, che decidono i loro sforzi ed i loro investimenti sulla base di interessi globali che non sempre coincidono con le nostre latitudini. Ieri per esempio, guardando una review su Youtube, mi sono imbattuto in un progetto di Panasonic per il mondo computer. Se il titolo potesse avervi attirato ed incuriosito, continuate la lettura insieme a me per scopire di più!
PANASONIC TOUGHBOOK
Il titolo ovviamente potrebbe lasciare perplessi, devo ammetterlo. Già solo guardando le immagini del prodotto si capisce come la cura e la raffinatezza di Apple e dei suoi MacBook poco si allinei al progetto Panasonic. Sapendo guardare però un pò più in la ed entrando all’interno dell’idea, si capisce come quello che sembra un dispositivo rugged senza pretese, sia in realtà un potenziale punto di svolta per il settore computer.
UN COMPUTER MODULARE?
Il termine ed i concetti di modularità hanno provato a più riprese ad entrare nel mondo tech. Ne sono un esempio gli sforzi di LG e di Motorola per provare a portare alcune estensioni ai propri dispositivi, ognuno tramite il proprio pensiero. Provare a portare questa spinta innovativa nel mondo computer può però rappresentare veramente un punto di svolta. Questo Panasonic TOUGHBOOK infatti si prefissa l’obbiettivo di essere un dispositivo per tutti, sempre pronto e “modulabile” appunto secodo le esigenze del consumatore finale. Sono presenti all’interno di questo portatile infatti diversi slot di estensione che rendeno praticamente infiniti gli scenari di utilizzo. Forse qui quindi potrebbe essere trovato l’unico punto di confronto diretto con i MacBook e con le porte ed interfacce, vero utilizzatori dei computer Apple?
Attualmente il progetto non sembra prevedere un lancio commerciale su larga scala a livello consumer. Le idee di Panasonic a riguardo infatti vedono il portatile come strumento per professionisti, un esempio quello delle forze dell’ordine, piuttosto che come portatile da tutti i giorni. Le dimensioni infatti, così come il design gioco forza, non rendono questo computer appetibile per i grandi numeri. L’idea alla base però sono certo verrà ripresa e potrà essere la base per il futuro.
E voi? Cosa ne pensate di questo progetto? Credete che la modularità potrà mai entrare nel settore tech di prepotenza? oppure i design ormai classici continueranno anche nel futuro? Diteci la vostra con un bel commento a riguardo e condividete l’articolo con gli amici!