Nei giorni passati ci sono state davvero tante voci su cosa stesse succedendo ai Samsung Galaxy Note 7 richiamati dalla casa madre. Le notizie ufficiali di Samsung sono molto basilari e le motivazioni sembrano poco valide, tant’è che non hanno affatto convinto l’utenza che si trova ad oggi ancora senza il nuovo flagship di casa Samsung. Noi siamo in possesso di un modello Duos proveniente dagli Emirati Arabi che non ci ha mai dato problemi, ma la paura che possa succedere qualcosa ci ha spinto ad informarci al meglio al riguardo.
Sembra che i modelli asiatici e in generale i modelli dual-SIM in circolazione posseggano già la batteria nuova di casa Samsung, quella di difetti, mentre il modello europeo e americano, quello che era in uscita il 2 settembre, era provvisto della batteria “bomba”.
Quindi il consiglio che vi diamo è di aderire alla campagna di ritiro del prodotto attivata da Samsung Italia nel caso in cui siate già in possesso di un Samsung Galaxy Note 7, in quanto avrete la possibilità di ottenere o il rimborso totale oppure il telefono sostituito e un buono da 50€. Per aderire alla campagna di riparazione e ritiro di Note 7 dovete andare qui.
Se invece volete essere sicuri di avere un Samsung Galaxy Note 7 sano e non esplosivo dovrete guardare l’etichetta sulla scatola, dove è presente il codice a barre. Sembra infatti da fonti abbastanza certe che chi su questa etichetta ha una “S” può essere certo che il suo dispositivo sia sano.
Ecco la nostra foto che ritrae la “S”:
Finalmente potrò dormire sonni tranquilli senza la paura di saltare in aria!