Bentornati a tutti sulle pagine di Spazio iTech per una nuova puntata della nostra rubrica buonasera tech. I nostri pensieri e le nostre considerazioni fanno capolino oggi su di un temaparticolarmente a cuore a molti di voi. Come avrete intuito dal titolo infatti siamo in pieno settore musicale, e più nello specifico quella parte della musica che viene veicolata attraverso i canali di streaming. Pronti a sentire le mie considerazioni scatenate dai dati ufficiali degli utenti di Spotify? Continuate la lettura insieme a me!
SPOTIFY, LA FORZA DEI NUMERI
Il gigante dello streaming musicale ha reso pubblici ed ufficiali i dati dei sui utenti con piano di abbonamento a pagamento relativi al secondo semestre del 2018. Sono ben 108 i Milioni di persone che rientrano in questa categoria. Un numero in aumento, secondo sempre fonti e dichiarazioni ufficiali del gruppo, di oltre 30 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Guarda caso proprio un periodo nel quale la lotta alla pirateria non era così spinta come negli ultimi tempi…
LA MUSICA, SETTORE FORSE ANCORA TROPPO POCO TUTELATO
Esatto perché lo stesso fenomeno di battaglia alla pirateria ed all’utilizzo di applicazioni non ufficiali per evitare il pagamento del canone che si è visto nel settore Film/Serie TV, si è giustamente espanso al settore Musicale. Spotify, in prima linea per questa guerra alla contraffazione, ha visto così i numeri della sua gestione crescere, dovendo sopportare solo un minimo, ed insensato, periodo di critica. Il tutto anche grazie ad un’attente gestione di periodi promozionali a canoni mensili ridotti, che hanno portato anche i più scettici ad accettare che il servizio, vista la sua qualità del suo portafoglio prodotti, necessitasse di una giusta retribuzione.
Alla fine di questa breve analisi legata al alcuni numeri del mondo Spotify che ritenevo giusto condividere con voi, vi lascio con una mia considerazione personale. Ma dobbiamo verametne ancora pensare che tutto ci sia dovuto online? Che solo perché lo scambio di un servizio non avviene in un negozio o in un altro luogo fisico, possiamo essere legittimati a commettere quello che si può definire come un reato? Il cambiamento dovrebbe partire da noi utenti, dobbiamo sempre ricordarcelo…
E voi? Siete utenti di Spotify? Oppure di un altro applicativo di streaming musicale? Cosa ne pensate della pirateria nel settore digitale? Diteci la vostra, e condividete la puntata con i vostri amici!