Nelle nostre pagine abbiamo già dedicato diversi spazi al tema della privacy nel mondo della tecnologia. Oggi però voglio tornare sull’argomento per via di uno strano scenario nel quale mi sono imbattuto questa settimana e che vorrei condividere con voi. Siamo pronti quindi ad entrare in una nuova puntata della nostra rubrica buonasera tech!
IL VALORE DELLA PRIVACY PER LE AZIENDE
Le aziende stanno sicuramente sensibilizzandosi nei confronti del tema privacy. E’ recente l’iniziativa di Google, qui trovate il nostro articolo di stamattina sul blog, che dimostra quanto anche i colossi del web stiano valutando attentamente le mosse da fare quando si parla di sicurezza e dati personali online. Apple, Samsung ed ora Google ma non solo. Tutti stanno puntando a campagne di marketing volte a dimostrare alla clientela quanto bravi siano a tenere in sicurezza i nostri dati. Se quindi si può dire che le aziende tech stiano lavorando per un futuro con maggiore protezione, gli utenti come si comportano a difesa dei loro diritti online?
IL VALORE DELLA PRVACY PER GLI UTENTI
Veniamo quindi al motivo del nostro articolo. Online circolava un questionario, inerente le recenti elezioni politiche europee, con una domanda che mi ha lasciato perplesso. “Sareste disposti a veder ridotte le vostre libertà online in favore di un maggior controllo e sicurezza da parte degli organi competenti?”. Se in un primo momento non ho capito bene le implicazioni e tutti gli scenari che la domanda poteva aprire, dopo un colloquio fra amici e conoscenti mi si è aperto un mondo di analisi che vorrei condividere con voi.
LO SCANDALO FACEBOOK PARE DIMENTICATO
Perché che il pensiero di risposta al quesito fosse affermativo o negativo, il fatto stesso di aver reso le nostre libertà merce di scambio rappresenta un segnale di crisi dei nostri tempi. Scenari da film apocalittico, o libro magari, nel quale le persone vengono controllate e schedate in ogni loro attività o pensiero in ragione di tutela della sicurezza sembrano non essere troppo lontani. D’altro canto sembra che le nuove generazioni, nate in un era completamente connessa e digitalizzata, non riescano a capire le implicazioni che la vita online può avere nella vita “reale”. Possibile che si ricordi che i propri dati sono preziosi solo se si tratta di poter ottenere un rimborso in una causa?
INVERTIRE LA ROTTA
Ma quindi ora mai dobbiamo rassegnarci a vivere in un contesto di completa assenza di tutela dei nostri dati? Le opere messe in campo dalle aziende rappresentano soltanto una facciata? Penso che il tema della privacy online rappresenti infatti una delle più grandi sfide che l’umanità si trova a fronteggiare. Come in ogni epoca l’uomo si è trovato davanti a contesti e scenari nuovi al quale non aveva ancora risposta. Dagli errori fatti ne è scaturita consapevolezza e la soluzione ai quesiti fino a quel momento non risolvibili. Ma cosa succede quando ci si trova davanti ad un problema che non può essere rimandato e con il quale non si deve sbagliare? Il futuro solo darà la risposta, ricordando che la vita online è una sola, proprio come quella “reale”.