Negli anni abbiamo assistito ad un lento ma costante mutamento del modo in cui noi utenti veniamo a conoscenza delle future uscite in ambito tecnologico. Se in un primo periodo infatti si doveva attendere la presentazione ufficiale dei nuovi prodotti per conoscerne i dettagli, ora i vari leak (anticipazioni di notizie trafugate) ci permettono con settimane (a volte mesi!!!) di anticipo di conoscere tutte le sfaccettature senza dover attendere. Ma come è possibile che i produttori non riescano a bloccare questa fuga di news ed informazioni? Ma sopratutto, scoprire con tanto anticipo tutte le caratteristiche delle prossime uscite,fa bene al mercato ed agli utenti?
Solo ultimamente abbiamo assistito alla rappresentazione pratica del fenomeno sopra descritto. Oppo, casa cinese produttrice di smartphone, ha visto praticamente annunciato dal web il suo nuovo device appartenente alla nuova “famiglia” RENO ancor prima della presentazione ufficiale. Fra tweet che annunciavano la risoluzione del display, report relativi alle fotocamere ed alla memoria, sappiano già praticamente tutto del nuovo device cinese. Per quanto il brand abbia cercato di porre un freno alla costane divulgazione di informazioni (addirittura arrivando a vietare i leak !?!?!), la frittata era fatta e la resa è stata certificata dalla comparsa della pagina di descrizione prodotto sul sito ufficiale del brand.
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Oppo non è certamente l’unica vittima del fenomeno. Praticamente tutti i brand, dai più conosciuti ai meno blasonati, vedono il proprio futuro anticipato dal web. Ma cosa viene fatto attivamente dai produttori per cercare di tenere al segreto le news? A parte l’affermazione, a mio modo ironica, citata poco sopra di Oppo, i brand non sembrano curarsi troppo della questione. Fra dipendenti interni che lasciano telefoni sui mezzi di trasporto (vero Google?), catene di montaggio dai quali “cadono” prototipi, non sembra esserci modo di bloccare le fuori uscite.
Detto dell’impossibilità di fermare alla fonte le uscite indesiderate, probabilemente il processo dovrebbe partire dagli utenti. Perchè reputo infatti elemento di crisi il fatto di sapere fin dal principio come sarà il prossimo smartphone senza avere il “brivido” della suspence e dell’attesa. Dato che nessuno vorrebbe sapere il finale di un film prima ancora di entrare in sala, dovremmo essere in grado di applicare la stessa mentalità nel settore tech. Ritengo non sia facile, io in primis leggo e scrivo di questo tutti i giorni, ma un pò di sana inconsapevolezza ogni tanto potrebbe aiutarci a riavvicinarci al mondo tech, accusato in più di un occasione di essere ormai fermo ed incapace di mutarsi.