Tanti dicono che sembra un clone di iPhone X con Android. Come dargli torno. Bisogna però sicuramente ammettere che per essere un mid-level, abbiamo di fronte un prodotto di qualità e che da un gran piacere nell’utilizzarlo. Ringraziando lo store Brenovia per il dispositivo, sono qui oggi a parlavi del Huawei P20 Lite.
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Vetro davanti e dietro, con cornice in alluminio satinato, una combinazione che fornisce un’ottima sensazione di solidità e qualità. Estraendolo dalla confezione e impugnandolo per la prima volta, non si direbbe infatti che il device non sia un TOP gamma. Grazie al display da 5.8” in 18:9 risulta inoltre decisamente contenuto e facile da impugnare. Un prodotto decisamente portato all’utilizzo a una mano, grazie anche all’ottimo grip che si riesce ad avere.
Si è discusso molto del design di questo dispositivo e in generale di tutta la famiglia P20. La similarità con il prodotto Apple è immediata e infatti c’è tutto. Notch sul frontale e doppia fotocamera verticale sul retro, oltre anche a qualche dettaglio software di cui si parlerà dopo. Frontalmente, all’interno del notch troviamo l’altoparlante, la fotocamera e tutti i sensori. Sul retro il flash allineato con le due fotocamere e il lettore delle impronte digitali centrale. Sulla sinistra solamente il carrellino per la dual SIM ibrida, mentre sulla destra tutti i tasti. Sopra solo il secondo microfono, mentre sotto l’ingresso USB Type C, quello per le cuffie, l’altoparlante mono e il microfono principale. Concludendo con l’estetica, al netto che possa piacere o no il notch, questa versione nera la trovo veramente stupenda ed elegante, ma c’è anche blu e rosa.
Come anticipato, il display è un 5.8”, con risoluzione FHD+ che si basa sulla tecnologia IPS. Lo ritengo un ottimo pannello per essere un medio gamma, soprattutto per la resa dei colori e dei neri. La lettura sotto la luce del sole non è male grazie ad una buona gestione della luminosità. Sicuramente ci sono IPS migliori, ma per il posizionamento di questo P20 lite va più che bene.
Dal punto di vista hardware troviamo un Kirin 659 e ben 4GB di RAM e 64GB di memoria interna che sono ottimi per un medio gamma. Le fotocamere sono da 16MP e 2MP sul retro e dal 16MP sul fronte. La batteria è da 3000mAh. Lato connettività il dispositivo è ovviamente 4G, con wi-fi solo single-band e Bluetooth 4.2.
Lato software abbiamo la EMUI 8 con Android Oreo. La base di interfaccia e funzionalità di base sono le medesime che si ritrovano da tempo nei software Huawei, come anche le grafiche. Ancora qualche affinamento è però necessario a seguito dell’introduzione del notch. Con alcune app io e altri abbiamo riscontrato qualche sfalsamento del touch rispetto alla UI. Inoltre la gestione grafica per non far tagliare le immagini risulta poco coerente tra la modalità verticale e orizzontale. In landscape c’è sempre la banda nera che completa il notch, cosa che manca tenendolo verticale. In ogni caso il software è ricco di funzionalità interessanti soprattutto legate alla sicurezza e privacy. Se può interessare, potete trovare in descrizione un video focus sulle impostazioni della EMUI 8. Decisamente comodo e interessante è lo sblocco con il volto in abbinamento con la riattivazione automatica dello schermo sollevando il display. Un po’ un già visto di iPhone X, soprattutto anche per la stessa iconica di sblocco. In ogni caso, nell’utilizzo giornaliero è molto comodo.
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Per quanto riguarda le prestazioni, nonostante non sia giustamente ai livello dei TOP come velocità e reattività, il Kirin 659 fa girare molto bene questo P20 lite. L’utilizzo è decisamente piacevole e fluido, con l’assenza di lag nella navigazione della UI, fatta eccezione per quanto riguarda le fasi di caricamento e aggiornamento di alcune app di terze parti. Sicuramente l’avere 4GB di RAM fa la sua parte, soprattutto nella gestione del multi-tasking e del multi-window. Si può ovviamente anche giocare, senza grossi problemi. Real Racing gira bene, anche se giocai più esigenti presentano qualche rallentamento e scatto di troppo.
Dal punto di vista dell’audio, il volume non è il massimo né dallo speaker di chiamata che da quello di sistema. Se però la qualità in chiamata è comunque buona, sono rimasto abbastanza deluso dalla resa della riproduzione multimediale. Lo speaker mono è veramente carente nei basi, con suono veramente “spento”.
Lato autonomia, i 3000mAh della batteria si comportano abbastanza bene e il risultato è nella media. Stressandolo un po’, la giornata piena la si copre, con un piccolo disavanzo giusto per non fare morire la batteria. Se l’utilizzo è però più blando e con un po’ di wi-fi nella giornata, la percentuale avanzata a sera risulta più importante, anche se non abbastanza per non caricarlo tutte le sere. Ovviamente ci sono lato software vari accocchi per ridurre i consumi e ben due modalità di risparmio energetico.
Anche se abbiamo due fotocamere sl retro, quella che scatta è solamente una, dato che quella da 2MP è solo per la lettura della profondità. Per essere un medio gamma, gli scatti sono discreti di giorno, abbastanza definiti e bilanciati nei colori, anche se si poteva fare meglio nella gestione dell’esposizione, che tende a sovraesporre. La sera la qualità scende molto, soprattutto per via dell’apertura f/2.2. L’HDR funziona bene, anche se non è automatico, come anche l’effetto ritratto grazie alla seconda Cam, anche se per far si che funzioni bisogna essere ad almeno 50cm di distanza e il risultato non è a livello di quello software dei Pixel 2. Per quanto riguarda i video, vale la considerazione fatta per le foto: buoni per la fascia di prezzo in cui si trova il P20 lite. Peccato per la mancanza dello stabilizzatore.
Huawei P20 lite bello ma forse costa più del dovuto…
Volendo concludere, questo P20 lite è davvero un ottimo dispositivo, soprattutto per la sensazione di qualità che si ha quando lo si tiene in mano. Bisogna però considerare due cose importanti: deve piacervi il notch e il prezzo non è proprio competitivo rispetto ad altri cinesi. P20 Lite costa ufficialmente 369€ (349€ sullo store Brenovia). Allo stesso tempo Redmi 5 Plus costa ad esempio la metà e la resa è bene o male quella, con superiorità in autonomia. Ovviamente bisogna però considerare che come touch & feel questo P20 lite è superiore a molti mid-level concorrenti. Quindi, se Xiaomi e Honor (che è comunque Huawei) non esistessero, questo P20 lite sarebbe un best buy a questo prezzo. Per il momento è solamente un ottimo dispositivo mid-level.