La questione Huawei continua a tenere banco nel settore tech. Ogni minuto che passa contribuisce a svelare delle nuove indiscrezioni e apre nuovi scenari. Nella prima mattina abbiamo infatti assistito alla decisione di diverse aziende americane,oltre a Google, di aderire al decreto governativo statunitense. Successivamente abbiamo visto una prima risposta ufficiale di Big G ai dubbi degli utenti Huawei. Analiziamo il tutto insieme!
IL DIVIETO SI ESTENDE AD ALTRI NOMI TECH
Aziende americani fornitrici di componesticica hardware come Broadcom, Intel e Qualcomm avrebbero dato il loro benestare senza troppo protestare nei confronti della decisione di “bandire” Huawei dal mercato. Oltre all’aspetto software va quindi ad inserirsi anche una difficoltà maggiore nella ricerca e nell’acquisto di importanti materie prime e componestica dedicata per i device cinesi. Anche alcuni nomi del settore Europeo, che operano nell’ambito dei processori e semiconduttori, hanno dichiarato di star avviando le pratiche come da indicazioni americane. La decisione sembra prendere velocemente piede e spargersi a livello mondiale!
GOOGLE RISPONDE
Tramite un tweet di Google, l’account ufficiale del robottino verde ha provato a rispondere ai dubbi degli utenti Huawei di tutto il mondo, spaventati dagli scenari che le decisioni possono aprire. Gli attuali possessori di smarthone cinesi non dovrebbero perdere però le loro funzionalità base di Android. I servizi legati alle patch di sicurezza e l’accesso al play store non dovrebbero essere un problema per i device attualmente in commercio. Un sollievo per tutti i possessori!
COSA CI APETTA ORA
Impossibile non preventivare una risposta ufficale da parte del governo cinese e da Huawei stessa, che fino ad ora pare star subendo l’aggressione senza prendere una decisione netta. Fra le ipotesi si vocifera di un software proprietario HUAWEI OS in grado di sopperire al possibile scenario di abbandono di Android, con uno store proprietario ed applicazioni esclusive a fare da concorrenti a quelle Google.
Continueremo a seguire la vicenda ed aggiornarla prontamente!