Tutti se lo aspettavano da iPhone X, ma non è arrivato. Molti se lo aspettavano da Galaxy S9, ma non ha fatto a tempo. VIVO ha invece battuto tutti sul tempo, portando al CES il primo smartphone con Touch ID sotto il display. In particolare un display OLED da 6″.
Per chi non la conoscesse, vivo è un’azienda Cinese nata nel 2009 che, nel corso degli anni, ha iniziato a ritagliarsi l’attenzione della stampa e dei consumatori, oltre che spazio fisico nelle fiere di settore.
In occasione del CES di quest’anno ha però fatto il passo che ci si sarebbe aspettati da competitor più grossi e navigati. L’integrazione del Touch ID sotto il display avviene grazie ad un sensore ottico Synaptics, posto nella porzione inferiore del display. Questo non va in alcun modo ad intaccare la funzionalità di quell’area che, quando lato software non è previsto che rilevi l’impronta, funziona da area di interazione come su qualsiasi smartphone in commercio.
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Ma come funziona in pratica? Quando il dito viene posizionato, il software attiva quella porzione del display, illuminando il dito. L’immagine della nostra impronta viene quindi poi catturata da un sensore ottico posto sotto il display che, raccolta l’informazione, la passa ad un processore IA che la elabora per poi sbloccare il telefono. Dal punto di vista delle performance, lo sblocco dovrebbe essere preciso, ma semplicemente un po’ più lento di quello dei migliori sensori attualmente in uso. In ogni caso, dovrebbe essere un calo di velocità non trascendentale e limitante nell’utilizzo.
Consumerà più batteria utilizzare il display per illuminare l’impronta digitale? Synaptics dice di no. Il consumo energetico rientra negli standard di tutti i lettori di impronte digitali.
Complimenti a VIVO, ma non rimarrà la sola con questo Touch ID…
VIVO sarà la prima di molte? Sicuramente, ma principalmente si tratterà probabilmente di smartphone di fascia alta, essendo una tecnologia comunque più costosa di quella attualmente in uso.
Lo vedremo nei prossimi mesi anche su Samsung Galaxy S9?