Quanti di voi utilizzano la musica per cariarsi durante l’allenamento o durante una corsa?. Io personalmente adoro correre con una buona playlist nelle cuffie sopratutto durante un lungo. Certo però non tutti gli sport possono beneficiare di questo “boost” sonoro. Rimane escluso il nuotatore che è materialmente impossibilitato a fruire di contenuti musicali sott’acqua. E proprio qui che Swimcast ci smentisce. Si tratta di un paio di cuffiette collegate tra di loro da un ricevitore il quale sarà ancorato agli occhiali o alla cuffietta.
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Il primo problema da affrontare è stata la trasmissione dei dati. Gabe Hagstom responsabile delle comunicazioni di Waterfi ha dichiarato che era impossibile usare una connessione Bluetooth. Questa non permetteva la trasmissione dei dati in maniera ottimale. Si è risolto usando una connessione Wi-Fi. Il progetto è stato studiando prendendo in esame il Chromecast di Google. Il wear è sostanzialmente un Chromecast Audio inserito in un nuovo case e con un software costruito ad hoc. Così facendo potremmo ascoltare musica in streaming e podcast dai principali servizi come: Spotify, Pandora, Google Play Music e altri.
Purtroppo qui viene a galla il primo limite. Per usarlo dovremmo essere connessi ad una rete Wi-Fi che può essere quella della piscina, spiaggia o un hotspot del telefono. Come distanza la ditta assicura che anche superati 200 metri la connessione era ancora più che ottima. Il progetto come è facile intuire è approdato su Kickstarter dove punta a trovare quanti più sostenitori possibili. Il prezzo è di circa 125 dollari e le consegne sono previste per settembre 2018. Non essendo un nuotatore non potrò provare questo wearable ma sicuramente apprezzo l’audacia degli sviluppatori. Certo il problema di essere vincolati ad una connessione Wi-Fi c’è ed è lo scoglio più grande. Spero che con i prossimi modelli si riesca a risolvere questo problema.