Solo nell’anno 2014 le truffe messe a segno attraverso i nostri device hanno coinvolto oltre 500 mila persone con un giro d’affari di milioni di euro.
L’utente visitando pagine web dal proprio telefono incappa in banner pubblicitari i quali, se premuti erroneamente, comportano l’abbonamento a “servizi” quali contenuti erotici, suonerie, giochi e sfondi, reperibili in forma gratuita online. Tutto questo ad un costo che può variare, solitamente 5 euro settimanali che vengono scalati dal credito residuo della sim.
Cosa possiamo fare per difenderci?
– Prestare molta attenzione a non cliccare su finti banner pubblicitari o strani avvisi
– Contattare il proprio operatore telefonico e chiedere la disattivazione dei servizi a pagamento
– Se abbiamo un abbonamento, controllare la presenza di costi anomali. In caso di una ricaricabile controllare il credito residuo con regolarità
Questi tre punti sopraelencati non ci assicurano la totale difesa da queste truffe, quindi se malauguratamente dovessimo caderci potremmo comunque contattare il nostro operatore telefonico e chiedere il rimborso. Il gestore, per legge, dovrà rimborsarvi.