Storia molto curiosa e se vogliamo divertente quella che ha colpito Strava la nota applicazione di tracciamento dell’attività fisica. Più nello specifico è la storia che ha colpito un ciclista, Adam Jones che purtroppo si è visto rubare la bici dal valore di oltre 12.000 dollari dal proprio garage. Ma che cosa centra Strava?
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Adam infatti sostiene che la colpa di questo furto sia imputabile all’applicazione che tracciando tutti gli allenamenti con relativo percorso permetta ai malintenzionati di sapere dove gli utenti abitano o almeno dove tengono come in questo caso le biciclette. Jones infatti ha invitato tutti gli altri ciclisti a controllare le impostazioni sull’app e di stare molto attenti durante l’utilizzo di quest’ultima.
La risposta di Strava non si è fatta attendere, infatti la società ha risposto che lei non è assolutamente colpevole di questo furto, ma bensì invita tutti i membri a essere più coscienti nel condividere i propri percorsi e i propri dati. L’applicazione – continua Strava – ha una serie di impostazioni al suo interno dove ogni utente può andare a personalizzare il proprio livello di privacy. Ogni utente può decidere cosa rendere visibile sulla piattaforma e anche chi può vedere quelle sessioni registrate. Oltretutto nell’app si possono andare ad inserire delle zone nascoste come la propria casa o ufficio, in modo da preservare la vostra privacy e la vostra sicurezza.
Personalmente trovo veramente singolare questa storia e mi fa riflettere su quante persone non vadano a spulciare per bene le impostazioni delle applicazioni, spesso proprio in qualche menu si trova la funzione che noi stiamo cercando, o semplicemente possiamo capire come personalizzarla a dovere. Strava comunque rimane una delle migliori applicazioni per il tracciamento dell’allenamento insieme a Zwift fanno tappa fissa sul mio smartphone.Voi utilizzate applicazioni per tracciare la vostra attività fisica?.