Samsung annuncia oggi il lancio della terza edizione di Samsung Innovation Camp (https://www.innova2oncamp.it/), il progetto di responsabilità sociale sviluppato nel nostro paese da Samsung in collaborazione con Randstad, e nato con l’idea di accompagnare gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale. Scopriamolo insieme nel comunicato ufficiale.
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“Da oltre 25 anni la nostra azienda si impegna in Italia per la diffusione della cultura dell’innovazione e del digitale. Con Samsung Innovation Camp, cerchiamo di fornire a tutti gli studenti del nostro paese strumenti utili e competenze aggiornate per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre di più alla ricerca di professionisti dotati del giusto mix tra soI skill e competenze digitali. L’esperienza e il successo o)enuto dalle prime due edizioni di Innovation Camp ci hanno permesso di costruire, insieme ai nostri partner e a un’ampia rete di università, un solido ecosistema di formazione e collaborazioni con tantissime realtà aziendali in tutto il territorio italiano, e tu)e hanno partecipato con entusiasmo, aiutando i giovani universitari coinvolti nei corsi e nei project work ad essere ancora più qualificati e competitivi, per cogliere al meglio le sfide professionali del futuro” commenta Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.
“Se ci fermiamo a osservare il mondo del lavoro, emergono due importan8 cara)eris8che del nostro tempo, talent scarcity e skill gap – commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia. È in quest’ottica che vanno le)e alcune delle nostre iniziative come il Samsung Innovation Camp, di cui Randstad è partner, che ci stanno spingendo verso nuovi orientamenti volti a potenziare la formazione del candidato e, così, ridurre il mismatch tra competenze e bisogni del mercato. Il nostro compito è valorizzare e aiutare i giovani ad affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro in un sistema economico sempre più compe88vo, veloce e digitale”
Anche per la terza edizione, il progetto Samsung Innovation Camp sarà attivato in 18 università italiane, da Varese a Catania, dal Piemonte all’Umbria e la Puglia, e il suo principale obiettivo sarà quello di integrare la formazione universitaria con un itinerario unico attraverso la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del territorio. Grazie a questa iniziativa, gli studenti universitari potranno sia avvicinarsi al loro futuro professionale imparando nuove competenze di business, marketing e digital, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale, sia entrare in contatto con le aziende locali, per portare innovazione nei principali settori economici del nostro Paese.
Ogni studente di Innovation Camp avrà la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo proge9o, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/ project work reali.
I migliori 60 studenti di ogni ateneo, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine dei moduli previsti per la prima fase del percorso di Innovation Camp, avranno accesso alla seconda fase di formazione in aula presso la propria università di iscrizione, dove potranno seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che terranno degli interventi formativi rivolti agli studenti. Durante le lezioni, le aziende provenienti dal territorio dove ha sede l’università, e coinvolte nel progetto, assegneranno ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività.
Gli studenti avranno la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. Alla fine del percorso, è previsto un evento di networking, presso le sedi aziendali o universitarie di ogni città coinvolta, durante il quale lo studente o il gruppo che ha elaborato il project work migliore presenterà il proprio lavoro ai dipendenti, ai rappresentanti di Samsung, di Randstad e a quelli dell’ateneo.
Sono previste, inoltre, sessioni di presentazione di Samsung Innovation Camp con gli studenti delle università che partecipano all’iniziativa con lo scopo di promuovere il progetto. Il primo evento è previsto per oggi, 2 ottobre, presso l’Università dell’Insubria e si proseguirà con tutti gli altri atenei coinvolti: Università di Catania, Università di Bari, Università di Chieti-Pescara, Università di Firenze, Università di Genova, Università di Milano-Bicocca, Università del Piemonte Orientale, Università di Pisa, Università di Roma Tre, Università del Salento, Università di Salerno, Università di Torino, Università di Trento, Università di Verona, Università di Trieste, Università Politecnico di Milano, Università di Perugia.
Samsung Innovation Camp: i principali numeri della seconda edizione
(Video case study: h7ps://youtu.be/hoqyeM0LCes)
In tutta Italia, durante l’edizione 2018-19 di Samsung Innovation Camp, sono stati oltre 10.000 gli studenti registrati alla piattaforma del progetto, con un buon equilibrio tra ragazzi (46%) e ragazze (54%), a dimostrazione di un interesse per le discipline legate ai lavori digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato con entusiasmo anche molti neolaureati, che hanno raggiunto il 25% degli iscritti totali. Degli oltre 10.000 studenti partecipanti, oltre 700 hanno preso parte alle lezioni in aula, per un totale di 200 project work presentati alle 28 aziende italiane coinvolte nelle 15 città delle varie università aderenti al progetto.
I moduli e le lezioni della seconda edizione di Samsung Innovation Camp hanno offerto ai ragazzi un tipo di formazione assolutamente trasversale, rilevante indipendentemente dal corso di studi, elemento che ha ribadito ancora di più che oggi le competenze digitali sono assolutamente fondamentali in qualsiasi ambito professionale. Questo dato è confermato dal fatto che gli iscritti provenivano da più di 15 aree di studio diverse: economia e finanza (30%); ingegneria (13%); scienze umanistiche (9%); scienze della comunicazione (6%); scienze giuridiche (5%); marketing (5%); scienze politiche (3%) le principali.