Oggi finalmente continuiamo il nostro processo di apprendimento in ambito fotografico parlando dei sensori.
I sensori si dividono in due categorie i CCD ed CMOS. (Come detto già nella prima”puntata” non voglio dilungarmi troppo in tecnicismi poichè voglio cercare di rendere la lettura più leggera e facilmente fruibile da tutti).
Le grandi differenze sono :
- CCD hanno una qualità cromatica più alta rispetto ai CMOS, consumi più alti e sono più complessi da produrre.
- Un sensore CMOS invece ha dal suo un consumo più basso e si surriscalda meno rispetto al CCD e quindi riesce a riprodurre una immagine diminuendo il rumore fotografico.
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Nonostante le differenze appena enunciate, grazie all’evoluzione tecnologica oggi i sensori CMOS hanno ormai raggiunto ottimi livelli cromatici, tali da essere quasi paragonabili ai CCD.
Avendo un costo di produzione più basso e con performance sempre via via migliori, i sensori CMOS sono degli ottimi sensori che possono essere montati perfino su di una fotocamera entry level.
Entriamo invece nel vivo della puntata di oggi e parliamo della grandezza del sensore. I sensori fotografici consumer si dividono in APS-C, Full Frame e Micro 4/3. .
APS-C
Piccola premessa: non bisogna confondere il sensore APS-C con i sensori APS-H che Canon usa su alcune reflex di fascia semi-professionale, i quali hanno in comune con i sensori APS-C l’altezza ma non la larghezza che risulta di gran lunga maggiore. Il sensore APS-C rispetto ad un sensore pieno formato (FULL frame ) è più piccolo e quindi scattando una foto con la medesima focale si avrà il così detto “fattore di crop “. Il fattore di crop porta le fotocamere con sensore APS-C a catturare un sezione dell’immagine minore creando una sorta di effetto “zoom“.
Questa sorta di zoom che viene creato porta ad alterare la focale. Bisogna quindi capire che tipo di focale stiamo andando ad utilizzare sul sensore APS-C e per farlo basta fare un semplice calcolo: moltiplicare la focale per il fattore di crop della marca della reflex/mirrorless. Il calcolo è semplice; se abbiamo una fotocamera Canon moltiplicheremo la focale per 1.6, mentre in caso di fotocamera Nikon il fattore di crop è di 1.5.
Semplicemente per un obiettivo 35mm avremo: per Canon un equivalente a 52.5mm; per Nikon 54mm.
Il vantaggio di adottare un sensore APS-C è sicuramente il minor costo di produzione. Inoltre le minor dimensioni del sensore portano vantaggi anche nella dimensione della fotocamera chie risulta sicuramente più compatta e portabile.
FULL FRAME
Le fotocamere Full Frame sono fotocamere che montano un sensore da 24mm x 36 mm. Questo dimensioni sono esattamente le medesime dimensioni dei negativi (35mm) che venivano usati sulle reflex a pellicola. La maggior parte delle fotocamere in commercio hanno sensori APS-C per via dei costi di produzione nettamente inferiori.
Il sensore Full Frame è un sensore che generalmente viene equipaggiato su fotocamere professionali, questo perchè permette di scattare foto con una eliminazione dettagliata del rumore di fondo ( abbiamo una minor densità di pixel sul sensore, essendo spalmanti su di una superficie più ampia), ma anche perchè ha una gamma dinamica più ampia e perchè sono sicuramente ottiche più performanti rispetto alla controparte APS-C (anche se ad oggi questa tendenza sta cambiando). Le fotocamere Full Frame in passato avevano dimensioni notevoli dovute oltre che per la grandezza del sensore anche per un corpo costruito in mainera più robusta e massiccia. Questa tendenza è cambiata e finalmente è possibile trovare in commercio vari prodotti compatti (vedi Sony A7) che utilizzano sensori a pieno formato.
Micro 4/3
Il sensore micro 4/3 è un sensore di recente produzione. Vede la nascita nel 2008 grazie a Panasonic e Olympus. Questo sensore vede superare il vecchio “quattro terzi” perchè, pur mantenendo le stesse dimensioni, perde lo specchio e il pentaprisma.
Il sistema Quattro Terzi fa riferimento sia alle dimensioni del sensore che al suo rapporto che è ovviamente di 4/3. Una dimensione sicuramente molto più piccola rispetto a quella dei sensori di cui vi ho parlato in precedenza.
Questo “nuovo” sistema lo si può considerare innovativo perchè porta con se una particolarità: quella di avere uno standard specifico per l’attacco degli obiettivi al corpo macchina. E’ innovativo perchè, per la prima volta, questo metodo permette a chiunque adotta una fotocamera con tale sistema di “aggancio” di poter acquistare e quindi utilizzare obiettivi costruiti da brand differenti.
Avendo un sensore nettamente più piccolo rispetto alle controparti, avremo a disposizione delle fotocamere nettamente più compatte e delle ottiche molto più piccole, pur non perdendo di qualità.
Il fattore di crop su di un sensore Micro 4/3 è del 2x, ciò significa che qualsiasi focale andremo ad usare dovremo moltiplicarla per 2 e avremo l’equivalente su pieno formato.
Come visto per il sensore APS-C il calcolo è molto semplice. Se abbiamo una focale 35mm su un sensore Micro 4/3, a pieno formato sarà equivalente ad un 70mm. Questo ci può far capire subito uno dei più grossi svantaggi a cui si va incontro adottando questo sensore. Sicuramente con una focale standard, prendiamo per esempio un 50mm, avremo un medio-teleobiettivo. Se invece vogliamo avere un obiettivo grandangolare avremo bisogno di scendere fino ai 10mm o anche meno.
In termini di qualità il sensore è molto valido. Dovrete però avere l’accortezza di non esagerare troppo con la diminuzione degli ISO, altrimenti anderete inesorabilmente incontro all’avere troppo rumore di fondo all’interno della foto (ad oggi le nuove mirrorless Micro 4/3 riescono a scattare senza troppo rumore anche ad alti ISO).
Il grande vantaggio è sicuramente che gli obiettivi sono meno costosi delle controparti APS-C e Full Frame e meno ingombranti.
Come abbiamo visto basta avere con se uno zoom 12-60 per avere a disposizione un medio-teleobiettivo.
Per quanto riguarda la qualità? I sensori Micro 4/3 vengono usati spesso per il loro fattore di crop nel campo video su macchine come Red, Blackmagic Camera e Lumix. La qualità rimane di altissima fattura sempre che si utilizzi il sensore in maniera consona.
Se avete bisogno di consigli o volete un semplice chiarimento sono a vostra completa disposizione. Ricordo introle che ogni consiglio su una futura rubrica o su un argomento specifico da trattare è ben accetto.
Vi invito a conoscere fino in fondo la vostra attrezzatura e la vostra macchina fotografica, perché non sempre un sensore full frame o l’ultima reflex o mirrorless è la scelta migliore da fare. Spesso basta conoscere meglio l’attrezzatura che si ha e capirne il modo migliore per utilizzarla e vi renderete conto che migliorerete in maniera impressionante i vostri scatti e la qualità delle foto.