Nel weekend abbiamo assistito ad un disservizio, con conseguente impossibilità di utilizzo, relativo alle applicazioni di Facebook, Instagram e Whatsapp. La notizia purtoppo non è nuova. Mi stupisce però sempre il leggere, il giorno dopo, delle crescite in percentuali che Telegram, il popolare servizio di chat, è in grado di ottenere in queste occasioni. Ma perchè normalmente non viene considerato maggiormente?
Telegram viene infatti considerato, sia dagli utenti che beneficiano dei suoi servizi sia dagli “addetti ai lavori”, come un Whatsapp “pro”. Dotato di funzioni che solitamente arrivano in anticipo rispetto ai competitor, come anche di funzioni esclusive, trovo incomprensibile la sua mancata esplosione a livello globale. Sia chiaro, si parla di numeri importanti sia per il traffico generato che per gli utenti attivi, ma pur sempre distanti rispetto al “rivale verde”.
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Questo articolo non vuole essere un elenco delle funzioni di Telegram (fateci sapere nei commenti se potrebbe interessarvi anche un focus dedicato) ma proprio una constatazione pura e semplice : le mode ci condizionano. Perchè tutti gli utenti che scaricano l’applicazione, nei momenti di down di Whatsapp per esempio, nel momento in cui il disservizio passa, passa anche la necessità di Telegram. Nonostante possa anche essere considerato migliore, il fatto che ormai solo alcune applicazioni vengano riconosciute come simbolo, impedisce ad eventuali contendenti di inserirsi.
Da utilizzatore di entrambi i servizi, consiglio a tutti coloro che non hanno ancora provato Telegram di lanciarsi. Scopriranno un mondo veramente comodo e funzionale, con carenze quasi nulle e migliorie su diversi aspetti. Per tutti coloro che vedono in whatsapp l’unica alternativa, bhè, ricordiamoci che il monopolio non fa mai bene, in nessun scenario e situazione!