Puma è pronta ad attaccare il mercato smartwatch nel 2019, forte dell’accordo con Fossil e del proprio know how. Fossil ha già dei propri devices sul mercato con sistema operativo Wear OS anche se non si è chiaro se Puma deciderà di mantenere lo stesso design applicando in caso solo una rivisitazione software oppure se deciderà di produrre un nuovo wear secondo i propri principi. Mi sento di escludere un ipotetico sportwatch ibrido anche perché non si andrebbe a sfruttare quella flessibilità data dal sistema operativo wer di Google. Ci sono buone probabilità invece di vedere all’opera un assistente personale che ci guiderà passo passo durante la nostra attività. Dico questo perché recentemente Puma ha collaborato con una startup Lomo, al fine di creare un coaching basato sull’intelligenza artificiale.
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Quello che è chiaro che l’azienda tedesca non è stat l’unica che ha stipulato degli accordi con altri brand nel campo wear. Basti pensare alla Apple con Nike e Fitbit con Adidas. L’incontro tra questi due mondi può sicuramente portare a qualcosa di buono. Sotto il lato organizzativo sarà sicuramente in mano a Fossil la distribuzione sul mercato del dispositivo. L’accordo ha valenza fino al 2028 ma l’azienda già nel 2019 ha in programma di far uscire il proprio wear e noi non vediamo l’ora di vederlo. L’utilizzo di nuove tecnologie e l’entrata di nuovi brand nel mondo wear è sempre molto bello, perché spesso portano una ventata di aria fresca e muovono il mercato verso nuovi orizzonti.