Intro:
In occasione del ventesimo anniversario della serie, Atlus porta qui in Europa il quinto capitolo canonico di uno dei suoi brand più famosi. Ad otto anni di distanza dal predecessore, Persona 5 è uscito finalmente per Playstation 4 dimostrandosi fin da subito non solo un titolo imperdibile per tutti i gli appassionati di JRPG, ma anche uno dei migliori episodi della saga.
Ladri fantasma:
Persona 5 parte dalle medesime basi dei precedenti capitoli per offrire un nuovo spaccato del Giappone moderno, non dimenticandosi però di migliorare sotto praticamente qualunque aspetto la sua formula di gioco ed è ambientato in alcuni quartieri (Shibuya ad esempio) di Tokyo. Come da tradizione il protagonista è un giovane ragazzo che per i motivi più disparati, in questo caso per essere stato accusato ingiustamente di aggressione, viene trasferito in una nuova città e in una nuova scuola. Qui non solo scoprirà di essere arrivato in un ambiente persino peggiore di quello dal quale era partito, ma anche di possedere dei favolosi poteri che gli consentono di evocare un Persona, ovvero una manifestazione fisica del proprio io interiore. Questa capacità gli consentirà di entrare in contatto con una realtà parallela chiamata Metaverso, un universo popolato da demoni nel quale i desideri più reconditi dell’animo umano prendono forma, trasformando in strambi e complessi edifici luoghi che nella realtà non hanno nulla di speciale. Il professore che vede i propri studenti come schiavi trasformerà la scuola nella quale lavora in un castello, mentre l’artista che ruba il talento ai propri discepoli manifesterà il proprio io sotto forma di un bizzarro museo.
Al centro di questi palazzi è custodito il desiderio più recondito. Questo viene rappresentato come una sorta di inestimabile tesoro. Ed è qui che entrano in gioco i Ladri Fantasma, il fantomatico gruppo di evocatori di Persona che il protagonista riunisce intorno a sé per aiutare le persone vessate da questi piccoli tiranni. Rubando quel desiderio, infatti, il proprietario del palazzo si sentirà improvvisamente svuotato della sua bramosia e crollerà sotto il peso dei propri sensi di colpa, ammettendo i suoi efferati crimini di fronte alle autorità.
Poteri “speciali” al gameplay:
Il combat system è dunque l’evoluzione di quanto visto nei precedenti episodi, con in più la possibilità di renderlo ancora più fluido e dinamico che in passato grazie ad alcuni accorgimenti utili ad aiutare i neofiti o a rendere meno noiose le eventuali fasi di farming. Una volta scoperto il punto debole di un nemico basterà premere un tasto per colpirlo automaticamente, senza dovervi di volta in volta ricordare che mossa utilizzare. Inoltre potremo programmare una sorta di intelligenza artificiale dei compagni in modo che combattano in maniera autonoma.
Grazie a questi accorgimenti anche la fase di esplorazione dei palazzi è diventata molto più interessante che in passato. Non dovremo semplicemente percorrere i lunghi corridoi combattendo con tutto quello che si muove, ma dovremo spostarci di soppiatto da un riparo all’altro, cercando passaggi segreti o come superare i tanti puzzle che bloccano la progressione lungo i livelli. Non sarà nemmeno possibile completare in un unico tentativo i palazzi, ma dovremo tornare più volte alla realtà per recuperare informazioni o compiere azioni utili a proseguire nell’esplorazione.
I tanti livelli di difficoltà, inoltre, aiutano a trovare il livello di sfida più adatta alle nostre esigenze, così da ampliare a dismisura la platea verso la quale Persona 5 si rivolge. I combattimenti, infatti, grazie alle tante opzioni ma anche all’automatizzazione (detta in precedenza), possono essere modellati sia per scorrere via in maniera quasi automatica, sia per lasciarci scegliere ogni singola mossa, così da massimizzare i danni e minimizzare le risorse.
Commento finale:
Questo Persona 5 punta ad uscire sempre più dalla nicchia dei giochi di ruolo di stampo giapponese e a proporsi come un prodotto moderno, divertente, facile da imparare ma dalla profondità invidiabile, con personaggi carismatici e una storia non banale, raccontata con la leggerezza e il brio tipici dell’adolescenza.Un prodotto che mescola la mitologia nordica con quella orientale, le tradizioni giapponesi con uno scenario moderno, tematiche adulte con uno stile colorato e giovanile. Insomma un folle mix che farà impazzire i più, e che grazie alla maestria degli sviluppatori è capace di essere squisitamente bilanciato in ogni sua componente, oltre che divertente da vivere.