OnePlus annuncia il #NoPhoneDay e invita tutti gli italiani a fare a meno del proprio smartphone per un giorno, sabato 2 marzo 2019.
Il #NoPhoneDay è la giornata in cui iniziare a maturare una consapevolezza nei confronti dei nostri smartphone: una giornata in cui spegnerli o lasciarli a casa. In contemporanea con il National Day of Unplugging promosso in diversi paesi nel mondo, il 2 marzo sarà l’occasione in cui iniziare a usare gli smartphone responsabilmente.
Più gli smartphone diventano potenti e intelligenti, più abbiamo l’impressione che siano indispensabili. Sono lo strumento con cui comunichiamo, ascoltiamo musica, facciamo acquisti, teniamo traccia degli allenamenti, incontriamo persone nuove, giochiamo. Danno l’impressione che tutto sia disponibile nel palmo della nostra mano. E fanno dimenticare quanto c’è oltre il loro schermo.
Il #NoPhoneDay è una sfida per gli utenti, ma soprattutto per coloro che operano nel settore degli smartphone, dai produttori come OnePlus fino agli sviluppatori di app: tutti dovrebbero cercare di restituire la libertà agli utenti e di permettere loro di crearsi un’esperienza di utilizzo su misura.
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Il #NoPhoneDay è un’iniziativa in linea con la filosofia del fondatore di OnePlus, Pete Lau, che in occasione del lancio di OnePlus 6T aveva dichiarato:
«Ci mettiamo continuamente alla prova per offrire alle persone la migliore esperienza possibile, e per fare sempre ciò che è giusto. Offrire un’ottima user experience significa far sì che il telefono abbia un ruolo di secondo piano: un telefono deve far sentire liberi, deve migliorare la nostra vita anziché distrarci da essa».
In vista del #NoPhoneDay, OnePlus inviterà tutti a fare a meno dello smartphone: OnePlus per prima sarà disconnessa e non aggiornerà i propri canali social nella giornata del 2 marzo. Per riflettere sul #NoPhoneDay e sul tema della disconnessione, inoltre, venerdì 22 febbraio OnePlus ha organizzato una tavola rotonda nel corso della quale sono intervenuti:
- Federica Calabrò, avvocato, sul diritto alla disconnessione (intervento in allegato)
- Giuseppina Di Carlo, psicologa, su iperconnessione e nomofobia (intervento in allegato)
- Lucia Dorigo, docente di Scienze Umane presso Liceo Economico Sociale A. Cairoli di Pavia, che con i suoi studenti ha organizzato un esperimento di disconnessione
- Alessandro Gozzi, preside dell’Istituto Tecnico Ferraris-Pancaldo di Savona, che con i suoi studenti ha realizzato un prototipo di rastrelliere dove ‘parcheggiare’ gli smartphone
- Alessandro Marok, informatico, fondatore del sito marok.org e provvidenziale archivista di Elio e le Storie Tese, che usa i social network in differita e che non possiede uno smartphone