Previsti ritardi nella produzione del nuovo iPhone 9
Ci si aspettava che Apple presentasse il sequel del suo iPhone SE entry-level il prossimo mese. Si prevede che l’iPhone SE2 si chiamerà iPhone 9 date le somiglianze con iPhone 8. All’interno, tuttavia, il chip A11 Bionic dell’iPhone 8 viene sostituito con il chipset A13 Bionic. Quest’ultimo è il potente SoC utilizzato dagli iPhone 2019. E oltre al chip aggiornato, Apple ha aumentato la quantità di memoria sul da 2 GB di RAM a 3 GB. Il prezzo dovrebbe partire dai $ 399.
L’obiettivo di Apple era offrire alcuni nuovi dispositivi nella prima metà dell’anno per incrementare le vendite sei mesi dopo il rilascio della linea iPhone 11 Pro. La produzione del nuovo modello sarebbe dovuta iniziare alla fine di questo mese. Ma è arrivato il coronavirus che ha costretto compagnie come Foxconn a chiudere le loro linee di assemblaggio. I produttori e i fornitori a contratto stanno lentamente riprendendo la produzione; nonostante questa notizia, si ipotizza che la produzione di iPhone 9 potrebbe non iniziare fino al mese prossimo.
Secondo la Nikkei Asian Review, Apple inizialmente aveva chiesto ai suoi fornitori di costruire 80 milioni di iPhone per la prima metà del 2020; questa cifra include 15 milioni di iPhone 9. Ma una fonte anonima ha detto a Nikkei che i fornitori di iPhone sono attualmente in funzione dal 30% al 50% della capacità.
L’impatto del coronavirus nella produzione
“La fornitura limitata di iPhone si estenderà probabilmente ad aprile. Vi sono ancora molti ostacoli, dalla carenza di manodopera al trasporto logistico”, ha affermato la fonte. Apple ha anche sottolineato che le forniture di iPhone sono limitate quando ha fatto un annuncio alla fine di ieri circa l’effetto del virus sull’attuale trimestre dell’azienda. Il 75% dei 200 principali fornitori di Apple possiede almeno una struttura produttiva in Cina, mentre il 22% possiede tre o più strutture.
C’è potenzialmente qualche buona notizia per Apple. Oggi, JP Morgan Asia Pacific Equity Research ha dichiarato ai clienti che “… il riassortimento delle scorte guidato dal lato della domanda potrebbe essere forte quando l’impatto del virus diminuirà”.
