Martian è costretta a chiudere i battenti mVoice G2 non vedrà futuro

Martian

Sono sempre più triste nel vedere un progetto fallire pur avendo idee grandiose e molto valide. Specialmente in un mercato dove è difficile affermare la propria presenza amo vedere realtà così piccole produrre e concepire prodotti così affascinati. Questo è il caso di Martian l’azienda statunitense ha deciso di chiudere la produzione e tutte le operazioni di sviluppo del suo smartwatch ibrido mVoice.

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Purtroppo l’azienda anche se ha raccolto nel corso della campagna kickstarter più di 300.000 dollari non è riuscita a sostere il progetto. Le unità ad oggi spedite ai supporters sono appena 480 e non avendo trovato finanziatori o potenziali investirori non ha altre soluzioni che chiudere.  L’azienda aveva intrapreso il suo viaggio nel 2007 presentando al mondo tech i suoi wearable, con anche collaborazioni importanti come il brand di moda Guess. Martian è stato il primo a presentare un wear con a bordo Amazon Alexa arrivato sul modello mVoice prima generazione e poi Guess Connect.

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Il nuovo orologio ibrido mVoice G2 aveva in programma di estendere questo supporto anche ai Siri e Google Assistant per riuscire ad abbracciare una fetta di pubblico ancor più ampia. Ad oggi purtroppo i 2.304 sostenitori che non hanno ricevuto l’orologio non sanno che cosa gli attende, con l’azienda che prenderà una decisone nei prossimi 30 giorni. Questo significa che c’é seriamente il rischio che ricevano un rimborso. Il progetto era molto affascinante e trovo veramente triste il vedere un’azienda con tante belle idee e con prodotti veramente validi dover accantonare tutto. Spero però che questi progetti non muoiano in qualche cassetto ma che vengano portati in altre aziende e che contribuiscano a rendere il mondo wearable più competitivo e completo. Rimpongo molta fiducia in questi smartwatch ibridi e credo che con il giusto impegno ( e capitali) possano diventare completi e funzionali.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].