Lomo'Instant Automat |La lomografica completamente automatica ma con qualche difetto

Lomography mi ha dato l’opportunità di provare la Lomo’s Instant Automat e quale occasione migliore per portarla con me a Varsavia. L’edizione che arriva sul nostro tavolo è la Cabo Verde, a parer mio stupenda. La Automat non si chiama a caso così, infatti è la prima camera totalmente automatica il che vi permetterà (non sempre poi vedremo) di avere fotografie perfettamente esposte.

DOTAZIONE LOMO’S INSTANT AUTOMAT

La camera comprende: oltre alla Lomo ben tre obiettivi, Grandangolare, Close-up e un Fisheye. Il tappo copri obiettivo che fa anche da remote controller e basta. Tengo a precisa che a me è arrivato un demo per la stampa ma che in dotazione a chi la volesse comprare sarà fornito anche un set di filtri gel da applicare al flash, magneti, stand e clip per le foto.

SPECIFICHE LOMO’S INSTANT AUTOMAT

Lomo’s Instant Automat è la prima lomografica totalmente automatica, che ci permetterà di slegarci dai tecnicismi e dare libero sfogo alla nostra creatività. La messa a fuoco può essere fatta attraverso la ghiera posta sull’obiettivo, e ci permetterà di scegliere tra INF (infinito), 1-2 metri o per dei primi piani (0,6m).  L’ottica su questo modello è in plastica ed equivale ad un 35mm con apertura di f/8 che può spingersi fino ad un f/22. Particolare attenzione al tasto di scatto che è specchiato, utile per dei scatti selfie. Sulla parte posteriore oltre al cassettino porta pellicole ( ci vano le Fuji Instax Mini Film), troviamo la possibilità di accendere e spegnere il flash, attivare la modalità doppia esposizione, effettuare una sovra e sottoesposizione e attivare la modalità Bulb (massimo 30 secondi). Particolare da non sottovalutala la presenza sulla parte di destra del carrellino per una coppia di pile CR2, mi sarei aspettato, anzi avrei gradito una batteria a litio più facile da ricaricare in quelle situazioni più “wild”. Il mirino è decentrato cosa che personalmente non amo e a cui dovremo fare l’abitudine. Gradita la presenza di un attacco filettato utile per tutte quelle foto a lunga esposizione o semplicemente per sfruttare un cavalletto/gorillapod.

SUL CAMPO LOMO’S INSTANT AUTOMAT

L’ho portata con me in trasferta a Varsavia e devo dire che ci sono stati alti e bassi. Iniziamo. Trovo ben riuscito il design, la camera si tiene bene in mano è solida non da l’idea di poter “sguisciare” via dalle mani. Apprezzatissima il fatto che essendo automatica ci si concentra totalmente sulla foto senza badare troppo ai tecnicismi (che comunque si devono conoscere). Intuitiva al massimo le opzioni infame di scatto sono veramente poche, una volta scelta la messa a fuoco sulle tre modalità (infinito, 1-2m,0,6m) non resta che decidere se scattare con flash o senza flash, il tutto tramite un semplice bottone posto sul retro. Questa scelta di partire sempre con il flash inserito e poi far decidere all’utente di toglierlo è una cosa che non mi è piaciuta, spesso ci si dimentica  e si rischia di rovinare uno scatto. Il flash comunque risulta potente e ben bilanciato, in grado di offrire una buona illuminazione a sostegno della focale che essendo un 35mm f/8 risulta un filo buia e spesso richiede diversi scatti di pratica per sfruttare al meglio l’ottica.

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Per chi non avesse un cavalletto e decidesse di farsi un “selfie” oltre alla possibilità di utilizzare il tappo copri obiettivo come remote controller per impostare un timer o per scattare direttamente, può utilizzare il bottone di scatto che essendo specchiato permette di capire che tipo di inquadratura si sta facendo. Ho apprezzato la possibilità di effettuare direttamente in macchina una doppia esposizione e l’effetto Bulb, ma non ho gradito la scelta di dotare dell’attacco a vite solo il lato corto cosa che avrei preferito avere anche sul lato lungo. Scelta dovuta al formato della pellicola che è 46x62mm e quindi da sfruttare di più il formato verticale. Passiamo agli scatti (in descrizione vi ho messo alcune foto). La qualità è secondo me sufficiente, spesso come detto risulta l’ottica troppo buia che in situazioni più wide rischia di creare fastidiosi buchi “neri” che vanno oltre il gusto “vintage” della camera stessa. I colori una volta fatta sviluppare la pellicola (tempi non proprio velocissimi) sono buoni, peccato che avendo un F così chiusa bisogna giocare molto anche con la sovraesposizione che spesso però porta a bruciare alcune parti della foto (occhio).

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Nota negativa è che alcuni scatti non si sono sviluppati ma questo non mi sento di colpevolizzare la camera perché ci possono essere diversi fattori che possano aver determinato questa situazione. Parlando del mirino io trovo non proprio felice l’idea di averlo decentrato, cosa che spesso porterà dopo un po di scatti a non utilizzarlo più ma scattando semplicemente basandosi sulla conoscenza del campo di ripresa. Nota più che positiva la presenza di obiettivi in confezione che vanno da un grandangolo ad un fisheye passando per la lente close-up che vi permetterà di dare sfogo alla vostra creatività dando vita a stupende foto a doppia esposizione. Avrei gradito invece la presenza di una batteria ricaricabile invece della scelta di due CR2 che sicuramente danno una copertura in termini di autonomia molto ampia ma che in situazioni di emergenza risultano di difficile reperimento.

PREZZO LOMO’S INSTANT AUTOMAT

La Lomo’Instant Automat si trova sul sito di Lomography ad un prezzo di 159,00 € compresa di tre obiettivi (fisheye, close-up e wide), filtri  in gel colorati, consigli di scatto, magneti, punti colla , stand e clip per le foto.

PRO

• Completamente automatica vi permetterà di dar sfogo alla vostra creatività anche a chi si affaccia per la prima volta alla fotografia instantanea.
• Remote controller comodo
• Set di obiettivi in dotazione per ogni situazione
• Comandi molto intuitivi.

CONTRO

• Obiettivo troppo buio
• Mirino decentrato
• Batterie CR2 avrei preferito una soluzione a litio.

FOTO LOMO’S INSTANT AUTOMAT

 
Prima di salutarvi vi lascio il link per guardare la video-recensione: