Se pensate che l’unica azienda che ha concretamente messo sul mercato un wear in grado di tradurre in svariate lingue sia Google con le Pixel Buds, vi state sbagliando di grosso. Oltre alle già citate cuffie di casa G, anche la startup Lingmo presenta il suo wear, che a differenza delle buds non sono cuffie ma bensì uno smartwatch.
Time2Translate è basato su Android (non sappiamo precisamente la versione), ha un display AMOLED da 1,39 pollici, fotocamera da 2 megapixel, 512MB di RAM e 4GB di ROM. L’autonomia è di 4-5 ore di traduzione continuativa garantita da una 350mAh e fino a 13-15 ore in standby. Per essere uno strumento da viaggio l’azienda australiana ha dotato il suo wearable di una Nano Sim in grado di offrire agli utenti un utilizzo lontano dalla rete Wi-Fi. Non mancano ovviamente uno speaker ed un microfono per fruire al meglio delle funzioni di traduzione. La traduzione è guidata da IBM Watson sull’hardware sviluppato da Lingmo che offre il supporto alle seguenti lingue: inglese, giapponese, francese, italiano, spagnolo, portoghese brasiliano, tedesco e cinese. L’accuratezza nella traduzione a detta dell’azienda è pari all’85%. Oltre alla traduzione in tempo reale l’azienda sta sviluppando anche un software chiamato Talk2U che permetterà di tradurre istantaneamente i messaggi vocali in nove lingue diverse. La funzione è fruibile in una chat di gruppo per un massimo di 1000 utenti.
Time2Translate è disponibile in due modelli, il primo modello Lifestyle, viene fornito con una finitura nera e cinturino in silicone sempre nero ad un prezzo di 699 dollari. Invece a 899 dollari troviamo la versione più “premium” la Excutive con una montatura completamente in acciaio inossidabile nero e cinturino in pelle. Per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficiale dell’azienda dove è anche possibile preordinare i dispositivi con spedizione nell’aprile 2018.