Gli utenti del mondo tech, specialmente per il settore mobile, sono sempre alla ricerca del miglior affare che il mercato possa proporre. Se però, anni fa, l’unica possibilità per avere delle ottime performance a prezzo contenuto era aspettare la diminuzione dei prezzi dei top di gamma delle passate generazioni, oggi la fascia media può dire la sua prepotentemente. L’uso quotidiano dei così detti “mid-range” è migliorato a tal punto da non essere poi così distante dall’esperienza che restituiscono le punte di diamante delle case, offrendo agli utenti un ventaglio di scelte sempre maggiore. Ed allora, con un budget di 300/400 €, è meglio comprare un top dell’anno scorso, oppure un’esponente della florida fascia media?
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Analizziamo insieme quelli che per me sono le principali considerazioni da fare in caso ci trovassimo davanti a questa scelta. In primo luogo l’età anagrafica”. Nel settore tech, l’anno di uscita è sempre un elemento da considerare in quanto fotografa lo stato dell’hardware che le varie case avevano a disposizione al momento del lancio, oltre che rappresentare il tempo di vita del dispositivo per il produttore. Da un lato si parla di capacità delle batterie, di processori, di qualità fotografiche ed il loro costante aggiornamento di anno in anno. Dall’altra, se è vero che in un anno le migliorie hardware non sono mai cosi sostanziali, per le case produttrici gli smartphone di passata generazione non sono quasi mai al centro dei pensieri. Può capitare dunque di vedere meno supportato il proprio device per via dell’uscita dei nuovi modelli, con conseguenti problemi legati agli aggiornamenti migliorativi/correttivi nel tempo.
Discorso diverso per i device “attuali” della fascia media i quali, in diversi casi, godendo di buona vendibilità al momento dell’uscita (vedi tutti gli smartphone etichettati come BEST-BUY) possono contare su di un periodo di supporto maggiore e costante.
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Il secondo punto e’ rappresentato dalla rivendibilità. Questo fattore interesserà magari la parte piu fanatica dei lettori, ma sicuramente è un aspetto da tenere in conto. Se è vero che acquistando un top di gamma dell’anno precedente si può risparmiare in partenza, nel momento in cui lo si vorrà rivendere, probabilmente, sarà già stato superato da due generazioni e diventato meno appetibile sul mercato “secondario” degli smartphone usati.
Per i medio gamma il discorso prezzo/svalutazione è sicuramente presente, ma partendo da un price-range più basso, la differenza fra acquisto ed eventuale rivendita è sicuramente inferiore.
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Terzo ed ultimo l’elemento che non vorrei citare, in quanto in parte ragione di vergogna e crisi dei nostri tempi, ma che sono costretto ad evidenziare. L’aspetto sociale. Non è motivo di vanto infatti constatare che alcuni telefoni siano diventati uno status symbol, con tutto ciò che ne deriva. Seppure senza nessuna logica apparente, può capitare infatti di sentirsi esclusi se si sceglie di comprare un telefono non all’ultimo grido od uno ormai superato dai nuovi modelli.
In questo caso, la fascia media sicuramente offre un opzione in piu’, in quanto nella maggior parte dei casi i modelli non sono successori di precedenti uscite, non soffrendo cosi dell’effetto moda.
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I tre punti che ho voluto analizzare oggi, sono per me i più importanti e quelli meritevoli di maggior rilievo. Ognuno per una sua ragione specifica, che va dalle scelte di portafoglio, a quelle di cervello fino a giungere a quelle emotive-istintive. Per fortuna, qualsiasi sia la scelta, vi ritroverete con un ottimo telefonino, in grado di accompagnarvi egregiamente nelle vostre giornate. A voi la scelta!
E voi? Cosa preferireste fra un ex top gamma ed un medio gamma attuale? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.