Home News IL BUONASERA TECH (puntata 6)

IL BUONASERA TECH (puntata 6)

La privacy. Argomento complesso quanto semplice. Trattato come un valore fondante da molte aziende del settore tech, viene portato avanti come slogan in tutte le campagne di Marketing volte ad accrescere il posizionamento del Brand nel mercato. Ma siamo sicuri che alle persone interessi realmente l’argomento? La domanda potrebbe sembrare banale, o addirittura provocatoria, ma penso che molti utenti, soprattutto quelli di nuova generazione, non sappiano dare il giusto valore ai propri dati personali.

LEGGI ANCHE:Offerte GearBest del 25/03 | Ninebot Segway ES1 ed altro in sconto!

Non molto tempo fa mi sono imbattuto in una curiosa analisi di un giornalista che cercava di risalire a tutti i siti web che fossero in possesso dei suoi dati anagrafici. Inutile segnalare l’esito fallimentare dell’operazione. Si perché tentare di tener traccia di tutto pare essere impossibile. Pare impossibile ricordarsi la mail e la password utilizzate per accedere a quel determinato servizio chissà quanto tempo fa ed utilizzato una volta e mai più. Le aziende questo lo sanno ed è qui che entra in gioco quello che definisco “il grande inganno della privacy“.

La privacy online- rgomento forse troppo complesso?

LEGGI ANCHE:Le GPU AMD Radeon danno vita a Google Stadia

Siamo tutti caduti in questo “inganno”. Proprio per ovviare al fatto di dover fare sempre una registrazione diversa per ogni nuovo servizio, eccolo lì che appare innanzi a noi il logo di FACEBOOK,GOOGLE pronto a dire:” ehi tranquillo amico, ci penso io con tutte quelle scartoffie inutile e noiose, tu pensa solo a goderti il tuo nuovo gioco-applicazione ecc”.  Il dado è tratto. Nel momento esatto in cui cediamo alla celerità ed alla rapidità sembra quasi sia messo sull’altro piatto della bilancia il valore dei propri dati. Valore che forse nessuno ci ha mai insegnato (forse nelle scuole oltre alle ore di educazione civica dovrebbero essere inserite delle ore di EDUCAZIONE DIGITALE) e del quale conosciamo solo una piccola parte. Perché quando,qualche giorno dopo,sul nostro telefono compare una chiamata di un qualche strano call center in qualche strana parte del mondo, o quando sulla mail iniziano ad arrivare milioni di messaggi di spam abbiamo già perso. Perso una battaglia che abbiamo deciso di non combattere. Ma se non è importante combattere nemmeno per il proprio io digitale, per cosa può esserlo online? 

In internet, a chi decidiamo di affidare il nostro “IO DIGITALE”?

Constatare nella quotidianità che per molti il fatto che le grandi aziende del settore sappiano tutto di noi sia cosa “normale” è un indicatore molto importante del nostro tempo. Indicatore che trovo in netto contrasto con la cattiveria,con la “chiusura” mentale degli stessi una volta nel mondo reale. Ed allora, se proprio tutto questo pare inevitabile, cerchiamo di adottare la stessa fiducia che sembriamo dare al mondo virtuale anche nella vita reale. Quando vi troverete sul prossimo pullman,treno,aereo ed avrete paura della persona seduta accanto a voi, al massimo potrete semplicemente pensate si tratti di un dipendente di Google, magari vi aiuterà a sentirvi più calmi.

Penso di amare gli smartphone in maniera incondizionata: sono il settore tech che ancora oggi è più in grado di affascinarmi ed appassionarmi. Sin dal mio primo dispositivo smart (il mitico LG Optimus ONE) passando per tutte le varie prove che ora mi portano a testare il maggior numero di cellulari posibili, il mio amore non è mai diminuito. ANZI! Ora questa mia grande passione si sta trasformando in qualcosa di più con Spazio iTech, dove ho la fortuna con recensioni, articoli ed attività social , di raccontarvi il mio punto di vista sul mondo tech!
Exit mobile version