La morte dei Tablet. Un dato ormai spacciato come assodato e consumato. Prodotti ormai superati e nei quali neanche le aziende vedono sviluppo. Ma siamo sicuri che il mercato non sia più in grado di recepire questi dispositivi? Parliamo oggi, nel nostro appuntamento quotidiano, di questa particolare tipologia di prodotti, analizzando le varie fasi di vita che ne hanno caratterizzato il cammino fino ad ora!
Ricordo ancora molto bene il momento del lancio dei primissimi tablet sul mercato. Dispositivi attesi come degni eredi dei computer portatili, ormai considerati vecchi e fuori moda per via di un unico aspetto fondamentale: l’interazione touch. Credo sia da li che tutto sia partito. Per coloro che desideravano godere di uno schermo più grande rispetto al proprio telefonino, e non avevano particolari esigenze di produttività, i Tablet rappresentavano il miglior compromesso. Abituati alla facilità d’uso dei sistema operativi migrati dagli smartphone, erano facilmente comprensibili meglio dei portatili Windows, considerati macchinosi e laboriosi.
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Erano più portatili, avevano schermi più belli. Insomma erano veramente un punto di rottura importante rispetto al passato. Ma non erano abbastanza. Per tutti coloro che infatti avevano bisogno di un dispositivo portatile a scopo lavorativo, i tablet non erano sufficienti. La facilità d’uso dei sistemi operativi non permetteva utilizzi intensi o professionali. Ed ecco che chi doveva lavorare sceglieva un computer e doveva,in caso, munirsi di un secondo dispositivo per l’intrattenimento. La spesa diventava importante, e la comodità e leggerezza dei tablet veniva cancellata dal peso doppio in borsa.
A dire il vero i produttori in una fase hanno anche provato a scardinare questa realtà. Introducendo dei Tablet etichettati come PRO. Chi li vedeva con il pennino e schermi super tecnologici, chi con soluzioni software dedicate alla produttività. Sono nati addirittura i convertibili, mezzo ibrido fra i due mondi. Ma nulla è servito. I tablet ormai erano etichettati, a mio parere in modo corretto, come soli strumenti di intrattenimento.
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E’ quindi, per tornare ad inizo articolo, i tablet sono realmente morti? Le aziende ormai rilasciano nuovi dispositivi raramente, e con prezzi a volte inspiegabili. Gli utenti hanno dimostrato che i portatili sono forse il miglior compromesso per l’utilizzo fuori casa, in grado di garantire molteplici utilizzi con il minor ingombro possibile. In attesa dell’evoluzione dei Tablet(qualcuno ha detto Fold?!?), per adesso celebriamo la loro scomparsa dal mercato.
E voi cosa ne pensate a riguardo? Possedete un Tablet? Li considerate importanti oppure ormai morti?