Comprare iPhone rappresenta l’unico investimento se si vuole cambiare telefono sovente per provare le nuove uscite. In ambito Android nessun produttore è in grado di garantire la tenuta di prezzo nel tempo. Queste affermazioni rappresentano la realtà dei fatti? Analizziamo oggi il mercato smartphone, spunto interessante tanto per chi ama cambiare smartphone con regolarità, tanto per chi non vuole vedere il proprio nuovo acquisto deprezzarsi troppo precocemente.
Partiamo le analisi con Apple. Da sempre indicata come sicurezza di un investimento non troppo in perdita, gli iPhone hanno rappresentato per molto tempo un buon acquisto per tutti quegli acquirenti interessati all’aspetto di compra-vendita sul mercato degli usati. Facendo però un ragionamento con dei dati nero su bianco la realtà parla di uno scenario non proprio cosi roseo. Prendiamo ad esempio un utente uscito dall’Apple store fresco di spesa di 1189€ per un Xs a ottobre 2019. Ora il suo investimento come risulterebbe in caso di rivendita?
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I vari mercatini, come anche le varie opzioni online di acquisto di prodotti nuovi, disegnano un scenario a dir poco tragico. In un caso, si può considerare che il prezzo medio dell’usato si aggiri intorno ai 750 €, mentre le offerte di store anche molto affidabili, penso ad Amazon in primis ma non solo, propongono il melafonino anche a 950€ per determinati periodi di tempo. In percentuale la perdita, in poco più di 6 mesi, è di circa il 30 percento nella prima ipotesi, mentre un più contenuto, ma pur sempre importante, 20 percento per la seconda. Che sia finito il tempo in cui gli iPhone erano delle piccole casseforti portatili?
Ma se Apple non se la passa bene, in ambito robottino verde la situazione è forse ancora peggiore. Qui infatti il fenomeno da analizzare non riguarda tanto il mercato secondario degli usati, ma la forte svalutazione di tutti gli shop, online o fisici, per il mercato di vendita dei device nuovi. Prendiamo come esempio la gamma S10 di Samsung appena usciti. Per tutti e tre i dispositivi della nuova famiglia, la svalutazione ha portato a perdite di anche 100/150 Euro nel giro di 20 giorni dalla presentazione ufficiale. E purtroppo questo trend è destinato, come anche è stato per i top gamma negli anni passati, ad andare in un’unica direzione di perdita.
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Huawei, LG, Sony sono tutti vittime dello stesso movimento al ribasso. Le uniche mosche bianche sembrano essere rappresentate da ONEPLUS e da HONOR. Guarda caso le due case produttrici a non esporre in partenza un prezzo spropositato al lancio. Che sia ormai finita l’era degli smartphone da 1000 Euro o più? Se anche i top brand non riescono a garantire di veder soddisfatte il proprio margine, quali possono essere gli scenari futuri? Perchè i produttori hanno cercato di combattere la saturazione del mercato e la contrazione nelle vendite, aumentando i prezzi dei propri dispositivi. Ma gli utenti la pensano diversamente…
E voi? Siete soliti comprare sull’usato o solamente dispositivi nuovi? Cosa ne pensate dell’andamento prezzi dei device attuali? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!