La storia dei prodotti Tech è costellata di prodotti iconici, di best-seller, di device azzeccati e anche di…fallimenti! Di per sè non sarebbe nulla di anormale, è impossibile pensare che tutti i produttori riescano sempre ad azzeccare il dispositivo giusto al corretto time-to-market. Ma se i fallimenti avvengono in sede ai grandi nomi del settore, la caduta è sempre piu’ rumorosa che per gli altri. Gli ultimi giorni sono stati infatti caraterizzati dalla decisione di Apple di cancellare la sua basetta di ricarica wireless multi dispositivo: il famosissimo AIRPOWER. Cerchiamo insieme di analizzare questa strana storia e scoprire se sia un caso isolato o sintomo di qualcosa di piu’ grande.
Nella storia recente non ricordo di un altro prodotto tanto atteso, annunciato e pubblicizzato da un top brand che poi non abbia visto la luce. La storia di AirPower è sotto alcuni aspetti paradossale (qualcuno come me sta pensando alla confezione delle nuove AirPods?) ed inspiegabile. Apple sta provando a diminuire il polverone che si è sollevato citando alcune problematiche rispetto alla sicurezza del prodotto ed alla sua capacità di garantire degli standard alla pari con gli altri prodotti del brand. Sicuramente un comportamento degno di nota, ma non sufficiente per via di tutto il background che la storia si porta dietro.
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Sono infatti passati due anni dalle prime indiscrezioni, attraverso un Keynote Apple in cui l’idea diveniva progetto vero e prorpio,fino ai continui ritardi ed alla definitiva cancellazione. L’episodio può essere visto sotto due punti di vista. Il primo riguarda l’impossibilita da parte di Apple di essere al di spora della fisica. E si perchè, anche se mi dispiace per tutti i fan della mela morsicata, gli ingegneri di Cupertino hanno dovuto fare il conto con la dura realtà dell’impossibilità di imporsi con nuovi standard per la ricarica wireless. Forse un’impresa troppo grande anche per chi da sempre si e’ dato il ruolo di grande innovatore del settore tech. Che sia il sintomo che i cambiamenti in sede di Apple siano stati in grado di scuotere le fondamenta stesse della società? E’ realmente finita la spinta visionaria? Perché spingersi fino al limite dell’impossibile per poi tornare a casa con un insuccesso forse già annunciato dalla nascita?
D’altra parte di può vedere la storia con un pizzico di consapevolezza, decidendo di dare credito alle risposte ufficiali della casa in merito alla cancellazione. Non sono infatti passati molti anni dal brutto tonfo di Samsung e del suo Note “esplosivo”. Probabilmente anche tutta quella vicenda ha giocato un ruolo fondamentale nelle decisioni sul futuro del caricatore wireless. E se abbiamo tanto criticato il colosso coreano per via della sua non curanza in merito ad un aspetto così importante come la sicurezza degli utenti, va sottolineato il merito ad Apple di aver preferito una brutta figura alle future cause legali.
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Come in molti aspetti della vita, credo che anche in questo caso non vi sia una realtà assoluta. Voglio credere alla buona fede di Apple ed alla sua spinta di sicurezza, ma non posso non considerare il tutto come un grande fallimento. E nessuno dice che fallire sia proibito, ma se a cadere sono quelli definiti come “infallibili”, forse una risata la si può accennare.
E voi? Cosa ne pensate della vicenda AIRPOWER? Pensate sia un fallimento grave di Apple o un episodio normale?