Pensare alla tecnologia mi porta immancabilmente ad immaginare a scenari futuri. Credo infatti che sia intrinseco nel concetto stesso di tecnologia quello di aprire nuove possibilità e guardare sempre alle possibilità del domani. Sarà per questo che adoro quando viene presentato un nuovo prodotto. Sarà sempre per questo che attendo con ansia le nuove implementazioni hardware più in generale in tutti i prodotti tech per scoprire quali saranno i servizi del futuro. Questo clima di constante visione verso ciò che sarà sembra però ogni tanto messo in crisi da alcune scelte dei brand. Come avrete intuito dal titolo sto pensando alla nostalgia ed ai limiti che questa sensazione e questo pensiero possono portare al settore della tecnologia. Se vi sentite persi non preoccupatevi, stiamo per approfondire il tutto nel nostro appuntamento serale di chiacchiere!
NOSTALGIA CANAGLIA
Ma a che cosa penso quando parlo di nostalgia nel settore della tecnologia? Per spiegarlo non c’è esempio migliore della notizia di Apple di ieri che ha visto riemergere dall’oltretomba niente meno che il vecchio iPod touch. In un momento di fermento e scenari futuri quindi anche Apple dimostra, come già fatto con iPad Mini, di non essere in grado di staccarsi dal passato facendo leva sull’aspetto più “sentimentale” dei suoi utenti. Sia chiaro, nulla di personale contro Apple, una semplice constatazione di quanto in fasi di stallo le aziende tendano a scovare nel passato piuttosto che investire risorse e sviluppi in prospettive future. Forse il succo è proprio qui, rappresentato dallo scontro fra i rischi di possibili fallimenti e l’”usato sicuro” del riciclo di idee. Ma senza rischi l’industria tech dove sarebbe ora?
GLI ERRORI DEGLI UTENTI
Per chi mi segue dall’inizio della rubrica, penso sia emerso come chiaro e lampante il mio stimolo a rendere noi utenti consapevoli del nostro ruolo nei confronti dei produttori. Perché alla fine siamo noi i veri aghi della bilancia. Siamo noi il responso dal quale dipende il futuro delle scelte, in questo caso tecnologiche. Se tendiamo infatti a dimostrare il nostro lato più “spaventato” ed attaccato alle tradizioni non solo nella quotidianità ma anche nelle nostre scelte tech, rischiamo di bloccare gli sviluppi dell’intero settore. Dai giudizi che diamo a Samsung ed al suo FOLD, dai pensieri che abbiamo nei confronti dei nomi nuovi che si affacciano al mercato, tutto dipende dal nostro pensiero. E dimostrarci un pò più intrepidi potrebbe agevolare ed avere un tornaconto migliore per tutti.
COLLEZIONISMO
Potremmo vedere quindi la nostalgia e la paura del futuro tech come una moderna malattia del collezionista di oggetti d’antiquariato. Proprio come un video giocatore che apprezza solo la grafica 8 bit in favore delle moderne grafiche 3D. Proprio come chi in favore delle nuove soluzioni ingegneristiche del mercato dell’auto continua ad essere sempre e solo fedele al petrolio. Riuscire a “diventare grandi” senza troppi blocchi e ricordi del passato a ostacolarci credo sia l’unica via per la community tech. Alla fine se non riusciamo tutti insieme a farci sentire, rischiamo che l’anno prossimo venga presentato un nuovo smartphone con 512 Mb di RAM . . .
E voi? Cosa ne pensate? Credete che la nostalgia nel settore tech sia un problema per l’intero settore? Preferite le vecchie generazioni di prodotti in favore delle nuove? Fatemi sapere la vostra nei commenti qui sotto!
