Sulle nostre pagine approfondiamo quotidianamente particolari categorie di smartphone, così come le nuove uscite tech che ci accompagneranno nei mesi a venire. Esiste però un brand che non ottiene spazio sul nostro portale da parecchio tempo. La motivazione non è da ricercarsi nel nostro particolare accanimento nei confronti del produttore ma, purtroppo, da quella che potremmo definire una vera e propria morte nel settore. Come avrete potuto intuire dal titolo sto parlando di HTC e con l’articolo odierno vorrei dare il saluto, alla mia maniera, a quello che è stato per molti anni il mio produttore Android preferito. Scopriamo di più insieme!
HTC E ANDROID UN CONNUBIO INDISSOLUBILE
Pensare ad HTC ti porta immancabilmente a ragionare sulle origini di Android. Smartphone mitici e dal design iconico che hanno aiutato il robottino verde a diventare popolare e conosciuto ancora prima che per le sue caratteristiche software grazie agli hardware Taiwanesi. Google e HTC hanno infatti lavorato per molti anni a stretto contatto portando tutte le innovazioni e le scelte del colosso di internet all’interno degli smartphone.
UNA LEADERSHIP MAI DIFESA
Ma se HTC godeva della supervisione, o comunque della collaborazione diretta del fondatore di Android, cosa può essere andato storto? Per il periodo iniziale di diffusione degli smartphone come siamo soliti conoscerli adesso, HTC era infatti imbattibile nella lavorazione dei materiali e nelle scelte estetiche e grafiche dei propri dispositivi. Un ruolo di leader che forse deve aver fatto dormire sonni troppo tranquilli nei quartieri alti del produttore. Esatto perché seppur paragonata alla “APPLE per ANDROID”, il ruolo del brand è lentamente andato in declino. Erano entrati in scena dei competitor molto agguerriti e con disponibilità economiche maggiori. Era l’inizio della fine.
SAMSUNG E POI HUAWEI
Poco marketing, pochi prodotti e poca spesa in ricerca e sviluppo. Queste tre combinazioni hanno affossato HTC che veniva costantemente indicata come la “migliore realizzatrice di smartphone” ma che alla prova del fuoco delle vendite veniva prontamente scottata dagli avversari. Era la vittoria della quantità sulla qualità. Emblematico il caso di HTC 10, mio ultimo dispositivo del brand, che era sicuramente migliore degli avversali presenti sul mercato e che non riuscì a raccogliere il successo meritato. Successo che probabilmente non solo era meritato, e può essere un giudizio personale, ma era necessario per i vertici dell’azienda. Gli investimenti nei modelli successivi, e questo è un dato oggettivo, diminuirono costantemente fino alla triste situazione attuale.
HTC E SPERANZE FUTURE
Se negli anni passati riponevo fiducia in una possibile ripresa del marchio, ora questa speranza è ormai cessata. E non per i continui dati finanziari che annegano in un profondo rosso. Neanche per le continui voci di licenziamenti e riduzioni del processo produttivo. Lo penso per un motivo ben più semplice. Anche i fan più accaniti, dei quali mi ritenevo un fiero esponente, non comprerebbero più HTC. Segno che se anche tecnicamente non sei morto, per il mercato ormai lo sei diventato. E la fase di purgatorio perenne è diventata in realtà l’inferno, senza speranza di redenzione. Purtroppo . . .
E voi? cosa ne pensate di HTC? Avete avuto uno smartphone del brand? Siete più ottimisti di me sul futuro dell’azienda? Fateci sapere la vostra nei commenti!