Arriva una nuova settimana e puntualmente anche una nuova puntata del buonasera tech. Nella nostra rubrica finora abbiamo trattato di diversi argomenti sempre nel cuore della tecnologia e degli utenti. Esiste però un pensiero, o sarebbe meglio dire una sensazione, scaturita dall’utilizzo delle nostre tecnologie preferite, che non ho ancora avuto il piacere di discutere con voi. Benvenuti quindi ad un nuovo episodio della nostra rubrica, quest’oggi dedicata alla Comfort Zone! Curiosi? Proseguite la lettura e scoprite insieme a me a cosa mi riferisco!
LE NOVITA’ TECH CI FANNO BENE?
Potrebbe sembrare provocatorio o addirittura una “sparata” senza fondamento. Ma come, un blog che vive di tecnologia che si interroga sulla necessità delle innovazioni? In realtà a primo avviso potrebbe veramente sembrare un’affermazione fuori luogo. Vi spiego però perché non è così. La tecnologia sa sempre portare nuove innovazioni e servizi, prospettive e pezzi d’hardware, ma quanti effettivamente vengono utilizzati poi dagli utenti? E quante prima ancora di essere scartate per inutilizzo finiscono del dimenticatoio perché non richieste? Ecco il perchè del mio titolo e della puntata dedicata nella nostra rubrica. Di come il nostro voler rimanere nella comfort zone ci impedisca di spiccare il salto nel vuoto che è rappresentato dal futuro tech. Troppo ancorati alle nostre tradizioni e abitudini attuali, non riusciamo a cogliere gli scenari in arrivo. Il 5G penso sia soltanto l’ultimo aspetto in ordine cronologico ad aver subito questo trattamento di mancata popolarità.
USCIRE DALLA COMFORT ZONE
Per fare un esempio più chiaro e semplice si potrebbe pensare agli utenti che preferiscono ancora il modello di passate generazioni solo per questioni affettive o che non riescono a cambiare sistema operativo per paura di non essere in grado di utilizzare qualcosa di diverso da quanto fin li usato. Uscire dalle nostre abitudini e dalla nostra zona di conoscenza è però l’unica via che abbiamo per progredire. Uscire alla scoperto non senza la paura di trovarsi spaesati, ma sapendo che bisogna esserlo per crescere. E’ questa la grande sfida della tecnologia. Sfida che i produttori sembrano aver voluto mettere da parte in favore dell’usato sicuro e del riciclo di idee. Ma se nè gli utenti nè i brand hanno spinta innovativa, la si può realmente definire tecnologia?
E voi? Cosa ne pensate? Credete che ormai siamo troppo ancorati alle nostre tecnologie attuali per apprenderne ed accettarne di nuove? Fateci sapere la vostra e lasciate un commento qui sotto!