Huawei ha annunciato la seconda versione di HarmonyOS, il suo sistema operativo, e piani dettagliati per portarlo su una gamma più ampia di dispositivi, inclusi gli smartphone.
Lo ha annunciato oggi il Consumer Business CEO Richard Yu, alla conferenza degli sviluppatori di Huawei a Shenzhen, in Cina.
Huawei metterà a disposizione degli sviluppatori una versione beta dell’SDK HarmonyOS 2.0 oggi, anche se inizialmente supporterà solo smartwatch, auto e TV.
Una versione per smartphone dell’SDK seguirà a dicembre 2020 e Yu ha suggerito che i telefoni con HarmonyOS potrebbero fare la loro comparsa l’anno prossimo.
“La versione beta di HarmonyOS 2.0 sarà disponibile il 10 settembre per gli sviluppatori, ma sarà disponibile per smart TV, orologi e unità principali”, ha affermato il capo di Huawei Richard Yu. “Alla fine di quest’anno, gli strumenti SDK e i simulatori di HarmonyOS 2.0 saranno disponibili per gli smartphone. Il prossimo anno vedremo smartphone con HarmonyOS 2.0 “, ha aggiunto.
Huawei sta anche dando il via al suo progetto OpenHarmony, che consente agli sviluppatori di basarsi su una versione open source del sistema operativo, simile a ciò che AOSP rappresenta per Android. Ad oggi il progetto supporta solo dispositivi con 128 MB di RAM o meno, ma si espanderà a 4 GB nell’aprile del prossimo anno e il limite di memoria verrà rimosso completamente entro ottobre 2021. Data entro il quale ci si aspettano novità anche in campo smartphone per l’OS realizzato da Huawei.
HarmonyOS è un progetto strategicamente importante per Huawei, in quanto potrebbe fungere da baluardo contro le sanzioni che vietano al colosso cinese di fare affari con aziende americane. Huawei è attualmente costretta a spedire i suoi telefoni basati su Android senza servizi Google, paralizzando il suo ecosistema di app e funzionalità per gli utenti al di fuori della Cina.
HarmonyOS rappresenta il futuro di Huawei e la sua possibilità di rimanere ad altissimi livelli flettendo i muscoli di fronte alle sanzioni USA, staremo a vedere come il colosso cinese riuscirà a renderlo il suo sistema operativo principale.