Il matrimonio tra Chrome OS e Android è ormai stabile e ben strutturato, con però ampi margini di miglioramento. I Chromebook ormai sono un prodotto quasi sdoganato, rappresentano una valida alternativa per molti e ad oggi con anche la possibilità di installare applicazioni Android e Linux sono delle macchine molto performanti.
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Il primo miglioramento che Google vorrebbe portare è la possibilità di sfruttare i slot microSD per permettere agli utenti di installare applicazioni Android al loro interno, un po’ come avviene già sugli smartphone. Questo permetterebbe a tutti quei dispositivo Chrome OS che non hanno molta memoria interna di non preoccuparsi dello spazio ed installare molte applicazioni. Google pare voler implementare questa nuova funzione a patto però che vi siano delle “garanzie” come la possibilità di non distrattamente togliere la microSD che rappresenterebbe un problema sopratutto per i dati che in questo modo tolti a freddo rischierebbero di corrompersi e diventare inutilizzabili. Quindi la soluzione potrebbe essere quella di inserire dei slot di memoria in posti dove non ci sia la possibilità di sfilare la scheda di memoria con estrema facilità. Questo sopra descritto ovviamente andrebbe ad escludere come storage tutte le pendrive USB e altri supporti. La domanda di molti è se l’utilizzo di una memoria esterna possa essere relegata solo alle applicazioni Android o potrebbero anche esserci sopra file di sistema? Personalmente credo che la soluzione è palesemente per tutti quei dispositivi che avendo poca memoria (es. 32GB) non possano installare oltre un tot di applicazioni Android, ma non è di certo pensata per le applicazioni di sistema e quantomeno per il sistema operativo, anche perché la velocità di questi supporti non garantirebbe delle prestazioni paragonabili a quelle della memoria interna. Per ora l’utilizzo di memorie esterne rimane un’idea con nulla di certo.