Con l’aggiornamento alla versione 5.0 della sua applicazione per il Play Store, Netflix introduce il supporto alla tecnologia Widevine DRM e le API SefetyNet di Google. Questa tecnologia permette all’applicazione di riconoscere gli smartphone Android modificati con permessi di root o con bootloader sbloccato, impedendo dunque di scaricare l’applicazione (e addirittura di trovarla nel Play Store).
La famosa società americana di contenuti in streaming on demand non è la prima ad introdurre questa tecnologia. In Pokemon GO venne introdotta per evitare che gli utenti imbrogliassero nel gioco, in Snapchat per non far salvare illecitamente le immagini. Supponiamo che Netflix ha preso questa decisione così da evitare ogni possibile download di contenuti offline in maniera illegale.
Per ora comunque se avete un dispositivo con permessi di root o con bootloader sbloccato potete comunque scaricare l’app per vie alternative come APK Mirror così da sfruttare il vostro abbonamento e godere dei vostri titoli preferiti quando e dove volete.