Ed eccoci di nuovo qui a parlare dell’ennesima offerta attivata da parte di un operatore telefonico senza averne fatto mai richiesta. L’operatore TIM è uno di quelli che non demorde: ci aveva già provato con TIM Prime, per la quale ha già ricevuto una sanzione dall’Antitrust, ed ora ci riprova con TIM Prime Go.
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L’opzione non è disattivabile a meno che non si cambi il proprio piano ricaricabile. L’operatore non andrà certo a perderci, anzi: sicuramente andrà a guadagnarci di più grazie al passaggio da un piano (magari in promozione) ad un altro sicuramente più costoso. Che bella idea che ha avuto TIM!
“A partire dal 15 giugno 2016 alcuni piani tariffari ricaricabili vengono modificati, entrano a far parte dei piani TIM PRIME go e avranno un costo di 49 cent/€ a settimana. Per i clienti coinvolti, sarà sempre possibile scegliere di passare gratuitamente ad un altro piano tariffario base, che non fa parte dei piani tariffari PRIME go e non prevede i 49 centesimi di Euro a settimana, chiamando gratuitamente il 409162 e seguendo le istruzioni della voce guida, oppure, andando su www.tim.it/primego“
Prima di modificare il proprio piano ricaricabile, è utile chiamare il 409162 per scoprire se si è tra gli utenti a cui verrà imposta questa “tassa”. In caso di responso affermativo, non vi resta che recarvi in un TIM Store o sul sito ufficiale dell’operatore. L’unico piano a cui non verrà integrata l’opzione Prime Go sembra essere TIM Base (29 centesimi al minuto con tariffazione al secondo e senza scatto alla risposta e 19 centesimi per SMS).
Tuttavia ci sarà anche qualche utente a cui interessa sapere quali sono i vantaggi di Prime Go. Tra i vantaggi ci sono i contenuti dell’app Serie A TIM messi a disposizione gratuitamente e 2 biglietti per il cinema al costo di 1, ovvero una sorta di premio per ogni ricarica effettuata.
L’opzione verrà attivata a partire dal 15 giugno. In attesa dell’intervento dell’Antitrust, il nostro consiglio è quello di tenere sempre d’occhio il vostro piano tariffario e segnalare l’aggiunta di opzioni non richieste agli organi competenti per la salvaguardia dei consumatori.
Cosa ne pensate di queste imposizioni da parte dei propri operatori telefonici? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti o sulle pagine social di Spazio iTech.