Armani Exchange Connected è il wear che abbiamo visto già ad IFA di Berlino e che ci ha colpito per la sua eleganza.
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Il brand di lusso è ormai di diritto entrato nel mondo dei wearable e sotto l’ala di Fossil spera di imporsi. Il wearable si caratterizza per un design da 46mm con diverse tipoligie di casse e cinturini. Punta infatti il brand a differenziarsi utilizzando quello che sa fare meglio, cioè valorizzare l’oggetto in se rendendolo un prodotto esclusivo. A differenza degli orologi ibridi Exchange qui si tratta di un dispositivo che ha come sistema operativo Wear OS e che oltre a fare una bella figura al vostro polso può essere utilizzato per nuotare ( resistente fino a 3 ATM) oppure utilizzare la tecnologia NFC per i pagamenti o andare a correre grazie al GPS tracciando i vostri allenamenti. Il tutto ovviamente si paga infatti il prezzo di partenza è caro e che può salire in base alla tipologia di watch che andrete a scegliere, infatti saranno disponibili diverse combinazioni insieme ad una varietà di cinturini, oro, silver, nero abbinati ovviamente alla cassa.
Parlando di specifiche qui abbiamo un quadrante rotondo che avvolge un display AMOLED da 1,19 pollici con scocca interamente in acciaio inossidabile. Lettore di battito cardiaco, GPS e NFC completano la dotazione di tutto rispetto. Il cuore che spinge tutto è l’ormai consolidato Qualcomm Snapdragon 2100 che garantisce, reattività e autonomia. Come tutti i wearable con Wear OS sono compatibili con Android e iOS. Sul sito ufficiale Armani gli orologi partono da una cifra di 369 euro fino a salire a oltre i 400 euro. Secondo me è interessante questa incursione di brand di lusso nel mondo tech, anche perché i due mondi possono benissimo mixarsi a dovere (Vertu ne era un esempio) creando si tendenza ma allo stesso tempo prendendo una fetta di pubblico che bada molto al design e non solo alle funzionalità.