Jawbone il brand che fino a qualche anno fa dava filo da torcere a FitBit dividendosi il mercato dei wearable è ancora al centro di un dibattito. La novità purtroppo non riguardano l’arrivo di un nuovo wearable ma l’interruzione da parte di Amazon e Selfridges di vendere i prodotti rimanenti dell’azienda.
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Come avevamo già visto in passato l’azienda ha cercato di dare un supporto ai suoi clienti migrando tuti i servizi su Jawbone Health per evitare che milioni e milioni di dati andassero persi. La decisione di non vendere più questi prodotti è figlia del fatto che molti utenti stanno riscontrando problemi con i wear. Tanto da bombardare i due store di messaggi di lamentela. La difficoltà di molti utenti è quella di non riuscire a connettersi al loro account sfogando la loro frustrazione anche sui social network dove manifestano il loro disappunto sul profilo dell’azienda californiana.
Ovviamente i tracker sono reperibili in altri store ma io sconsiglio vivamente l’acquisto contando che il servizio che doveva garantire l’accessibilità e la fruibilità dei servizi Jawbone non è stabile e al pari dei suoi competitors. Mi dispiace veramente tanto per questa casa che io personalmente avevo preso a cuore fin dal mio viaggio negli Stati Uniti dove avevo recuperato un UP. Ricordo quanto era rude ma affascinante quel «braccialetto tech» al polso e trovavo geniale il sistema di sync tramite il jack da 3.5mm. L’azienda ormai è completamente alla disfatta, Jawbone Health che doveva risultare una risorsa per non perdere milioni di clienti, e sopratutto anche un trampolino di lancio per un possibile ritorno sul mercato si è dimostrato non all’altezza. Il mio invito a tutti voi che avete ancora al polso questo wear è quello di metterlo da parte magari con la confezione originale e tenerlo da collezione, migrando piano piano tutte le vostre sessioni verso nuovi lidi.