Dragon Quest Heroes 2 | Recensione | PS4

Intro:

Dopo il buon successo del primo capitolo, torna il crossover Square Enix – Koei Tecmo (più specificatamente del team Omega Force) per proporre uno spin-off dell’universo immaginifico di Dragon Quest insieme alle dinamiche ludiche tipiche dei musou come Dynasty Warriors e soci. Il titolo, può contare sul celebre e amatissimo anche dalle nostre parti Akira Toriyama (famoso mangaka di Dragon Ball) come capo delle illustrazioni e responsabile del design dei personaggi, concedendo a Dragon Quest Heroes 2 un quid in più estetico decisamente apprezzabile.

Gameplay:

Dragon Quest Heroes 2 può essere fruito anche da chi non ha giocato con il primo capitolo, proponendo una storia completamente slegata dagli eventi passati. Protagonisti sono Lasaar e Theresa, due cugini entrambi arruolati nell’accademia militare, che dovranno salvare il proprio mondo dalla minaccia di un potere malvagio e antico. Una trama non particolarmente originale ma comunque in grado di svolgere bene il suo lavoro di collante tra i vari livelli.

La struttura di Dragon Quest Heroes 2 può essere definita open world con una linea narrativa principale ed un numero decisamente elevato di missioni secondarie. Una volta scelto uno dei due protagonisti verrà il momento di personalizzare il proprio equipaggiamento. Fondamentale sarà creare il proprio party di personaggi perché per quanto sia preponderante la componente action, ci sono anche molte contaminazioni da JRPG e quindi sarà opportuno creare un mini esercito (formato da quattro elementi) il più equilibrato possibile e pronto a battere ondate di nemici ed i boss di fine livello più ardui. Da non sottovalutare poi la componente di gioco online dove in cooperativa sarà possibile divertirsi in compagnia di altri tre giocatori.

Passando alla realizzazione tecnica, Dragon Quest Heroes 2 rispetto ad altri musou che si rispettino ha deciso di muoversi su un piano differente ovvero meno nemici su schermo ma un dettaglio grafico decisamente più elevato e grazie all’utilizzo del cel shading, si avrà veramente l’impressione di essere di fronte ad un manga interattivo. Peccato per una gestione della telecamera non proprio perfetta, ma questo tipo di problematica è piuttosto comune in questo genere di videogames.

L’accompagnamento musicale è molto piacevole ed in perfetta empatia con il tipo di interazione videoludica proposta. Il doppiaggio in inglese (disponibile anche in giapponese) è piuttosto particolare e teatrale. Un qualcosa di differente rispetto al solito ma non è detto che possa essere gradito a tutti. Comunque per chi non ha una conoscenza particolarmente elevata dell’idioma anglosassone non preoccupatevi sono presenti anche i sottotitoli in italiano il che dà a mio avviso più valore all’intera opera.

Conclusioni:

Pur rimanendo un titolo destinato ad una nicchia di pubblico ben specifica, Dragon Quest Heroes 2 è un titolo oggettivamente ben riuscito. Migliorando quanto di buono si era già visto con il primo capitolo, il nuovo crossover Square Enix – Koei Tecmo, propone un’ottima realizzazione tecnica, un buon combat system, e tantissimi contenuti per garantire una lunghissima longevità all’esperienza di gioco. Se amate le produzioni videoludiche del sol levante di questo tipo, questo Dragon Quest Heroes 2 non deve assolutamente mancare nella vostra softeca!

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